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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Molestie nei confronti di una studentessa disabile, ancora guai per il prof beneventano

Nuove accuse nei confronti del professore beneventano

Nel pomeriggio di oggi è stata eseguita la misura cautelare nei confronti del 37enne professore beneventano, A.F., già in regime di domiciliari con l’accusa di molestie e stalking nei confronti di una sedicenne che frequentava il liceo artistico Paolo Anania di Avellino. L'uomo, a quanto pare, si è visto recapitare una nuova accusa di molestie da parte di una studentessa minorenne disabile. Le suddette molestie sarebbero avvenute il 18 novembre scorso. 

Adesso, nei prossimi giorni, il professore dovrà offrire la sua versione dei fatti nel corso dell’interrogatorio che si svolgerà dinanzi al gip. A.F., in quell'occasione, sarà difeso da Roberto Pulcino e Andrea De Longis junior. 

La vicenda che ha dato il via a tutto

Le indagini hanno preso avvio dalla denuncia della minorenne formalizzata ai Carabinieri che hanno consentito, in brevissimo tempo, di acquisire elementi di riscontro anche indiretti, mediante escussioni testimoniali, tant’è che dopo pochissimi giorni all’esito investigativo, è stata emessa un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.    

L’uomo era solito seguire la studentessa e salire a bordo del pullman, in orario di punta, che la minorenne, all’uscita da scuola, prendeva per raggiungere la propria abitazione. L'uomo approfittando della ressa all’interno del pullman la “palpeggiava” o la guardava insistentemente, creandole disagio, mostrando particolari attenzioni nei suoi confronti. Gli episodi, anche se sporadici, sarebbero iniziati nel mese di ottobre e proseguiti oltre nel tempo.  

In un episodio, sempre avvenuto sul pullman di linea, addirittura la minore si era accorta che l’uomo aveva rivolto le sue attenzioni anche su un’altra studentessa di altro istituto scolastico e pertanto dopo averla avvicinata le riferiva di stare attenta, in quanto da tempo era destinataria delle sue “attenzioni”.  

Solo verso la fine dell’anno la minore apprendeva che l’uomo insegnava presso l’istituto scolastico da lei frequentato; la scoperta gettava nel panico la studentessa perché, suo malgrado, lo aveva incontrato una volta anche all’interno dell’istituto, ed anche in quella occasione la fissava insistentemente. Preoccupata da tale situazione, si era quindi decisa a confidare il tutto ad una delle sue insegnanti che informava immediatamente i genitori e il Dirigente Scolastico delle molestie messe in atto nella speranza che l’uomo ponesse fine alle molestie.  L’umo, invero, da quel giorno aveva “sospeso” le sue attenzioni sulla studentessa. 

Ma a marzo l’uomo, senza remora, ha ripreso il suo biasimevole comportamento allorquando, sempre all’interno del pullman si era seduto proprio accanto alla vittima, toccandole le gambe, pur in presenza di molte persone. La minorenne, esterrefatta, non riusciva a proferire parola, sentendo lo sguardo dell’uomo fisso su di lei fino a quando, qualche fermata successiva, l’uomo scendeva dal pullman. A qual punto scoppiava in un pianto liberatorio, confortata da un suo compagno, che aveva assistito alla scena, durante la quale le inviava dei messaggi sul cellulare per tranquillizzarla. Giunta finalmente a casa raccontava tutto ai genitori che immediatamente, a tal punto, decidevano di sporgere denuncia ai Carabinieri.  

Le indagini hanno inoltre consentito di accertare che il 40nne in un caso aveva anche pedinato un’altra allieva, sino alla sua abitazione.  

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