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Cronaca Mercogliano

L'indagato dello scontro in mare a Salerno prega per il ferito

Capiamo che non è una cosa fattibile in questo momento di dolore, ma ci auguriamo sia possibile in futuro. Antonio Coppola - rimarca l'avvocato - non ha un ricordo visivo di quanto successo ma ricorda solo il forte rumore

"E' distrutto e non riesce a capacitarsi da quanto accaduto. Stanotte ha pregato per la salute di Andrea Attianese". Così l'avvocato Michele Tedesco racconta le condizioni del suo assistito, Antonio Coppola, l'ingegnere di Mercogliano  che ieri mattina, al largo del porto turistico Marina d'Arechi, a Salerno, ha investito con la sua imbarcazione di dieci metri un piccolo natante provocando un morto e un ferito grave. Nell'impatto, infatti, è deceduto Guido Carpentieri, 69enne di Pontecagnano, mentre il suo amico, sempre dello stesso centro, Andrea Attianese di 56 anni ha riportato gravi ferite ed è stato ricoverato, con prognosi riservata, al nosocomio salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. L'uomo - indagato per omicidio colposo e naufragio colposo - si è recato questa mattina dal suo legale a Salerno e ha ribadito che ''lui non si è accorto di nulla. Il mio assistito ha espresso la volontà di incontrare i familiari di Guido Carpentieri. Capiamo che non è una cosa fattibile in questo momento di dolore, ma ci auguriamo sia possibile in futuro. Antonio Coppola - rimarca l'avvocato - non ha un ricordo visivo di quanto successo ma ricorda solo il forte rumore. Prima di accelerare e dopo aver messo i parabordi al sicuro, ha il ricordo nitido di una visuale libera dello specchio d'acqua. Questo il suo tormento. Ieri si è anche offerto volontariamente di sottoporsi a tutti i test. Si evince che non ha fatto uso di alcol né di alcuna droga. È un marinaio di lungo corso, dal momento che il rilascio della sua patente nautica risale a oltre trent'anni fa. Ora vuole capire se l'imbarcazione fosse in movimento o meno. La Procura ha disposto l'esame autoptico sul cadavere della vittima. In questo caso non ci avvarremo di alcun tecnico; cosa diversa per la dinamica dell'incidente''. ''Daremo incarico - annuncia il legale - ad un consulente tecnico per capire cosa sia realmente accaduto. Essendo stata sequestrata l'imbarcazione e il suo gps, sarà possibile ricostruire la velocità, l'andatura e la rotta avuta dall'uscita del porto al momento della tragica collisione". L'avvocato, inoltre, ha ricordato che il suo assistito già questa mattina ha voluto segnalare all'assicurazione l'incidente al fine di accelerare i tempi per eventuali risarcimenti per la vittima e per i familiari di Carpentieri

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