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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bisaccia

Racket dell'eolico: gli indagati respingono le accuse

Gli interrogatori sono iniziati nella mattinata di oggi

Nella giornata di oggi sono iniziati gli interrogatori a carico degli indagati nell'inchiesta sul racket dell'eolico in Alta Irpinia. Sono cinque gli arrestati e, tra questi, quattro, proprio in data odierna, hanno risposto alle accuse dinanzi al gip Vincenzo Landolfi.  

Occhi puntati sull’imprenditore 70enne di Bisaccia, difeso dall'avvocato Giovanni Antonio Cardellicchio. L’uomo ha affermato, come era prevedibile, di non aver mai fatto pressioni. L’imprenditore ha ottenuto la revoca dei domiciliari. Adesso, per lui, c’è solo l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Anche gli altri tre indagati, rappresentati dall'avvocato Carmine Ruggiero, infine, hanno respinto le accuse con forza. 

La vicenda 

L’attività investigativa dell’Arma dei carabinieri, iniziata nel maggio 2017, ha consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale che, dopo aver provocato gravi danni alle turbine eoliche, avanzava richieste estorsive ai vertici dei gestori delle relative società operanti in Alta Irpinia, minacciando ulteriori attentati. Le indagini, portate vanti dai carabinieri di Sant’Angelo dei Lombardi, sono state condotte con appostamenti, osservazione, monitoraggio con telecamere e mezzi tecnici ed intercettazioni telefoniche ed ambientali.  

Nello specifico, sono stati messi in stretto collegamento due eventi delittuosi, avvenuti a Bisaccia e Lacedonia, e che hanno interessato la stessa società. Nel primo caso, è stato danneggiato un trasformatore con una catena di ferro, nell’altro caso, invece, è stata danneggiata una pala eolica; quest'ultima è stata data alle fiamme.  

 

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