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Cronaca

Morte Antonio Dello Russo, i due carabinieri sono pronti a essere riascoltati

I militari indagati per omicidio colposo sono pronti a fornire la loro versione dell'accaduto

L'indagine relativa alla morte di Antonio Dello Russo prosegue senza sosta. I due carabinieri indagati per omicidio colposo sono pronti a fornire la loro versione dell'accaduto. L'annuncio giunge direttamente dall'avvocato dei due militari. Il legale, d'altro canto, non ne ha mai fatto mistero:

"I miei assistiti sono a disposizione della Procura per fornire ogni chiarimento sulla vicenda". 

I due carabinieri, intanto, hanno sempre affermato con forza che, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio scorso, lungo la statale 7 bis che collega i comuni di Mugnano del Cardinale e Avella, luogo della tragedia, è stato pienamente rispettato il protocollo e di aver tentato in ogni modo di salvaguardare l'incolumità non soltanto degli altri passanti, ma anche dello stesso Antonio Dello Russo. 

Necessario un confronto tra periti

Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, la Procura di Avellino ha conferito l'incarico di stabilire la dinamica del sinistro e la traiettoria dei colpi esplosi all'ingegnere Alessandro Lima. Il pm, invece, ha affidato al medico legale Elena Piciocchi il compito di stabilire l'incidenza casuale dei colpi d'arma da fuoco sul decesso di Antonio Dello Russo. Piciocchi e Lima, quindi, dovranno necessariamente confrontarsi sull'incidenza degli spari sulla morte di Antonio. Non a caso, infine, la famiglia di Dello Russo ha voluto conferire l'incarico di consulente di parte al perito balistico Martino Farneti. La ricerca della verità è solo all'inizio. 

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