Inizia ad essere più chiara la linea d'accusa in merito al blitz effettuato in mattinata al Comune di Avellino da polizia e guardia di finanza. Non c'è nessun funzionario del Comune coinvolto, ma sembrerebbe dai primi riscontri che i capi d'accusa contestati siano per intrecci tra politica e cooperative 

L'attuale presidente del consiglio Livio Petitto, il più votato alle ultime elezioni, è destinatario di un avviso di garanzia. Sotto la lente di ingrandimento la sua attività da assessore alla mobilità. Proprio su questo punto la Procura di Avellino vuole vederci chiaro.

Approfondire i rapporti intercorsi tra le cooperative, il politico e il gestore dell'Acs. A casa del manager dell'Acs Amedeo Gabrieli (avviso di garanzia anche per lui) hanno sequestrato tutti i computer anche il tablet della moglie.  Altre perquisizioni sono state effettuate nell'abitazione dell'ex assessore alla mobilità. Hanno bussato alla porta anche a casa dei titolari delle società di parcheggio. 

Antonio e Vittorio Forte, Maria Stingo, Luciana Giugliano, Fiorella Gengaro, Silvana Cerrone e Antonio Petracca sono gli altri nomi iscritti nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Avellino. Tra le persone figurano anche dipendenti dell'Acs.Le ipotesi di reato che variano da indagato a indagato vanno dall’abuso d’ufficio, al peculato alla corruzione. Nel mirino di polizia e finanza sono finite le concessioni degli spazi delle aree di sosta alle società di parcheggio:  la City Service e la CCSE.   

Durante le perquisizioni è scattato anche un arresto. A casa di uno degli indagati è stata ritrovata una pistola con la matricola abrasa