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Cronaca

Inchiesta sulle barriere autostradali: Tomasi di Autostrade torna in Procura

Ascoltato come persona informata sui fatti

Roberto Tomasi, Ad di Autostrade, è stato nuovamente ascoltato dalla Procura di Avellino. Tomasi, già ascoltato lo scorso marzo, viene considerato "persona informata sui fatti" dal Procuratore Rosario Cantelmo e dal sostituto Cecilia Annecchini, in merito alle due inchieste su Autostrade, coinvolta anche nella strage del ponte Morandi di Genova. La prima inchiesta è riferita alla strage del bus di Acqualonga per la quale sono stati condannati i dirigenti di Tronco della controllata del colosso dei Benetton. Mentre vennero assolti i vertici di Autostrade, tra cui il poi dimissionario Castellucci. L'assoluzione, però, non ha convinto i pm per i quali la mancata manutenzione delle barriere protettive sarebbe tutta da ascrivere ad una "scelta" societaria.

Tomasi sarebbe informato anche sul cattivo stato degli oltre venti viadotti

Venendo, invece, alla seconda inchiesta, Tomasi sarebbe informato anche sul cattivo stato di salute degli oltre venti viadotti che in questi mesi sono stati preventivamente sequestrati tra l’A16 Napoli-Canosa, l’A14 Bologna-Taranto e l’A1 Milano-Napoli. Per gli inquirenti e il Gip del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone, le barriere sostituite non sono omologate. Nel fascicolo della seconda inchiesta risultano indagati: i tre manager Costantino Vincenzo Ivoi, Michele Renzi e Massimo Giulio Fornaci; i direttori del VII Tronco Gianni Marrone e Donato Dino Giuseppe Maselli e i direttori del V Tronco Mauro Crispino, Stefano Catellani e Salvatore Belcastro.

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