Il ricordo di Roberto continua a vivere e a insegnarci il rispetto

“Nella notte più buia della nostra esistenza… Incolmabile per noi la tua assenza”. È così che gli amici di Roberto hanno voluto ricordalo nella notte che ha dato il benvenuto al 2024, ad un anno esatto dal tragico evento che sconvolse la comunità mercoglianese, calandola nel silenzio della preghiera e della speranza per 11 lunghissimi giorni. Fino a quando Bembone, come lo chiamano i suoi tanti amici che sempre lo portano nel cuore e mantengono vivo il suo ricordo, smise di lottare con loro. Il silenzio, l’11 gennaio 2023, si fece ancora più assordante.

Sono trascorsi 365 giorni da quella notte di violenza in cui, mentre si festeggiava l’arrivo del nuovo anno, durante una lite, spuntò fuori un coltello, e Roberto venne ferito gravemente. Poi la corsa disperata in ospedale. Erano trascorse solo poche ore del 2023 ma per la famiglia e gli amici di Roberto era già diventato l’anno più triste, “la notte più buia della nostra esistenza”. Undici giorni dopo Roberto morì nel reparto di Terapia Intensiva del Moscati. A Mercogliano, e non solo, lo sconforto, la rabbia, il dolore, erano ancora più forti nello sguardo di tutti. 

Il 14 gennaio 2023 l’ultimo straziante saluto al giovane 21enne che ha lasciato un vuoto incolmabile in chiunque lo conosceva e gli voleva bene, dalla famiglia, agli amici, che sono diventati e continuano ad essere una forza unica ed unita per Roberto. E in tutta la comunità che si è stretta più volte nel dolore, nella preghiera, in cortei silenziosi per chiedere giustizia. 

Anche stanotte gli amici si sono ritrovati, nei pressi della villa comunale a Mercogliano, ancora un volta per Roberto, ancora una volta nel silenzio. Perché il vuoto lasciato da Bembone ci ha insegnato tante cose, come lottare per la vita, per la giustizia con rispetto, senza violenza, senza far rumore, e con la forza dell’unione.