Delitto di Frigento, convalidato l'arresto di Ivano: all'interrogatorio segni di squilibrio
Intanto l'abitazione di via Amendola a Frigento è ancora sotto sequestro. I carabinieri della compagnia di Mirabella sono tornati nella casa per accertamenti tecnici e per portare via qualche altra prova da analizzare
In attesa di conoscere le risultanze dell'autopsia sui corpi di Michele Famiglietti e Maria Covino di Frigento, i coniugi uccisi presumibilmente dal figlio Ivano, il Gip Antonio Sicuranza ha convalidato l'arresto. Il giovane 27enne con notori problemi psichici è ristretto in una cella del carcere di Sant'Angelo dei Lombardi. La custodia cautelare è nel reparto tutela salute mentale della Casa Circondariale.
Sulle condizioni del ragazzo non ci dovrebbero essere dubbi: su interessamento dell’avvocato Testa, verranno forniti documenti relativi alle sue ultime visite specialistiche per cercare di capire se e da quanto non prendesse farmaci.
Durante l'interrogatorio il 27enne ha inoltre rivelato di essere uscito di casa ben due volte dopo l'efferato omicidio: per andare a comprare le sigarette. Non sono mancati i momenti di poca lucidità: in qualche occasioni ha fatto riferimento a diavoli e maligni.
A questo punto sarà necessaria una attenta perizia psichiatrica sul giovane.
Intanto l'abitazione di via Amendola a Frigento è ancora sotto sequestro. I carabinieri della compagnia di Mirabella sono tornati nella casa per accertamenti tecnici e per portare via qualche altra prova da analizzare.