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Cronaca

Auto si ribalta per un gioco stupido, cosa scatta nella testa dei giovani irpini?

Quanto avvenuto nella serata di ieri a piazza Kennedy poteva avere conseguenze ben più gravi. Avellino Today analizza la situazione giovanile del capoluogo

Proprio nella serata di ieri, vi abbiamo parlato dell’incidente che ha visto protagonisti 5 ragazzi che, a bordo di una Panda, hanno provocato un terribile incidente. L’auto si è ribaltata e, adesso, tre giovani sono finiti in ospedale e altri due sono stati medicati sul posto. 

I cinque ragazzi avrebbero dovuto andare alla discoteca di Fisciano ma, il loro gioco pericoloso, ha condotto a conseguenze anche meno gravi rispetto a quelle che avrebbero potuto scaturire. Inoltre, il successivo test dell’alcol è risultato negativo; un dato che lascia intendere chiaramente che, la volontà di scorrazzare per piazza Kennedy, rimanendo aggrappati alle portiere aperte dell’auto, non è stata neanche una decisione indotta da qualche bicchierino di troppo, ma soltanto dalla voglia di fare gli stupidi in un venerdì sera. L’auto, come ovvio che sia, si è ribaltata nel momento in cui il guidatore ha inchiodato e tirato il freno a mano. La carambola è finita con la Panda che ritornava sulle quattro ruote.  

In molti, questa mattina, vedendo le macchie di sangue che ancora giacciono sull’asfalto di piazza Kennedy, si sono domandati quali problemi affliggessero questi ragazzi e se, soprattutto, un comportamento di questo tipo dovesse essere in qualche modo “compreso”, se non seguito da un aiuto terapeutico.  

Disagio giovanile ad Avellino, di cosa hanno bisogno i nostri ragazzi?

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Proprio in questi giorni, Avellino Today ha avuto modo di parlare con Carmen De Vito, giovane psicologa irpina. L’argomento, in questo senso, erano proprio i ragazzi irpini e la loro capacità di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta nei momenti di bisogno.  

Un disagio che i ragazzi avellinesi non hanno mai nascosto, soprattutto in una città, come è il capoluogo irpino, che non offre moltissime opportunità di svago.  

"L’adolescenza è un periodo dello sviluppo caratterizzato da importanti cambiamenti che riguardano anche l’assunzione di comportamenti a rischio per la salute e una maggiore propensione ad assumere un umore instabile o negativo. Gli adolescenti hanno un minore controllo degli impulsi e, sentendo la necessità di sperimentare sensazioni nuove ed eccitanti, finiscono per mettere spesso in atto attività pericolose e disinibite come, appunto, la guida pericolosa, ma non solo. Anche un ’attività sessuale precoce e non protetta, condotte devianti e abuso di sostanze. Queste motivazioni, insieme a una carenza adrenalinica naturale, conducono i giovani verso una costante ricerca del rischio. Una tipica caratteristica adolescenziale che, solitamente, si protrae fino ai 25 anni, al termine dello sviluppo del lobo frontale; l’area del cervello deputata al controllo degli impulsi” 

In che modo la terapia può essere d’aiuto ai ragazzi? 

“La terapia può fare veramente tanto. Soprattutto grazie alle nuove tecniche che si discostano moltissimo dai vecchi metodi. Mi è capitato di parlare con persone che affermavano di aver trascorso dieci anni in terapia; tutto questo senza mai domandarsi perché non c’erano miglioramenti - “Andavo dal medico, parlavo soltanto io e il medico annuiva” - Un discorso, questo, che non è più accettabile”.  

Vorrei che tu mi parlassi un po' del rapporto dei giovani con gli “influencer”, e non parlo soltanto delle persone dello spettacolo che, se vogliamo, si presentano ai ragazzi come modello da seguire per via della celebrità ottenuta in televisione. Mi piacerebbe anche capire se, in questo senso, è davvero possibile avere dei modelli “positivi”, migliorare le proprie qualità e accrescere le proprie potenzialità ammirando un personaggio pubblico.  

“Sicuramente, quello che spesso i ragazzi non vanno a considerare, è che l’ambiente in cui crescono i personaggi da ammirare e seguire, non potrebbe mai corrispondere a una realtà come quella avellinese. Prendiamo, ad esempio, Steve Jobs; un modello certamente positivo. Il percorso di vita di un uomo nato in America, all’interno di un altro tipo di legislatura, di organizzazione culturale e politica, è diametralmente opposto a quello di un ragazzo irpino. La motivazione è un bellissimo messaggio. È vero che, chi desidera intensamente, può ottenere tutto; ma bisogna sempre tenere conto dei fattori presenti all’interno del proprio territorio”. 

Un discorso che, ovviamente, abbraccia anche il lavoro 

“Chiaramente. Un giovane laureato in biologia marina non può lamentarsi di non trovare lavoro ad Avellino. Ogni territorio ha delle caratteristiche che si possono sfruttare. Sognare è importante ma non bisogna mai perdere di vista il punto di arrivo. Molto spesso, a volte, i ragazzi trascurano il fatto che rivestire un ruolo importante come, ad esempio, può essere quello dell’imprenditore, presuppone un livello di stress e di attività lavorativa enorme. Una fatica che non ti permette di vivere bene quanto vorresti. Mi riferisco ai ragazzi che sognano di diventare famosi attraverso i talent e, poi, ci sono artisti come Mia Martini o Amy Winehouse che certamente non erano felici. Bisogna capire bene quale è il proprio desiderio di felicità e bisogna essere consapevoli che non è tutto oro quello che luccica. Perché, ormai, troppo spesso, i ragazzi credono, attraverso la televisione, di poter raggiungere un obiettivo che, in realtà, non è il loro”.  

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