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Cronaca

Presunto focolaio al Moscati: in discussione l'attendibilità dei tamponi

Dall'Azienda Ospedaliera non sono ancora giunti i risultati definitivi

Sta facendo ancora discutere il presunto nuovo focolaio da Coronavirus che sarebbe stato registrato al Moscati. In realtà a destare maggiore titubanza sembra essere l'attendibilità dei tamponi, visto che a più di 24 ore dalla notizia non si ha ancora nessun esito certo. Ovviamente, parliamo dei sette casi da Covid-19 registrati e comunicati dall'Asl di Avellino nella serata di martedì scorso. I sette presunti positivi hanno, però, tutti un punto in comune: tutti lavorano al Moscati di Avellino. I positivi, per la precisione, sarebbero otto visto che un altro operatore dell'ospedale irpino è residente nel Casertano.

Fin quì tutto è già noto: i media irpini hanno scritto fiumi di parole sulla notizia, tra attacchi politici e comunicati vari. Tra i comunicati ne è stato diffuso uno dallo stesso Moscati che, con fermezza, ha sostenuto l'inesistenza del "focolaio" (non della positività) visto che gli operatori svolgono il proprio lavoro in reparti diversi. Inoltre, l'Azienda ospedaliera ha annunciato "accertamenti" per avere una conferma sulla positività dei già citati operatori.

Mistero sui risultati dei tamponi

In verità, di accertamenti ne sono stati eseguiti due: il primo, un test rapido che avrebbe dato esito negativo; il secondo, con tamponi rinofaringei processati al Cotugno, del quale non si hanno ancora i risultati. Nella serata di ieri, infatti, più che le notizie ufficiali, a farla da padrone sono stati i rumors. Qualcuno ha sostenuto che dal Moscati avrebbero fatto sapere che tutti i tamponi fossero negativi (quindi niente focolaio); qualcun altro, tra i presunti positivi, annuncia la negatività ma attraverso vie ufficiose; infine, c'è stato anche chi (come il consigliere regionale Petracca) nella serata di ieri, dichiarava che solo quattro tamponi sono risultati poi negativi e altri quattro, invece, erano in corso di verifica.

Una vicenda ricca di ombre

Insomma, una gran confusione che getta ancor più ombre sulla vicenda. In tanti, questa mattina, aspettano un segnale dal Moscati, con qualche comunicazione (magari) ufficiale. Ma non possiamo non porci delle domande. Perchè il Direttore Pizzuti ha mandato la seconda ondata di tamponi al Cotugno? Forse non c'è troppa fiducia nel laboratorio del Moscati (anch'esso riconosciuto a livello regionale)? Si deve pensare che anche su altri tamponi sono stati commessi errori? Ora saranno tutti ri-processati? Infine, ci chiediamo: se la questione non avesse generato questo tourbillon mediatico, il Moscati avrebbe effettuato ugualmente gli accertamenti successivi?

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