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Cronaca

Coronavirus, 969 morti in un giorno solo, in Campania 98 decessi e 123 nuovi casi

Il nuovo allarmante dato della Protezione Civile

Non si placa l'emergenza Covid-19 in Italia. Un altro, allarmante bollettino della Protezione Civile è giunto alle ore 17 di oggi: nel giro di sole 24 ore, sono 969 i nuovi decessi accertati a causa del coronavirus, facendo salire il bilancio totale, dall'inizio della pandemia, a quota 9.134. Di questi decessi, 98 in Campania, con un totale complessivo di 1.454 casi, 1.292 pazienti attualmente positivi e con un aumento, rispetto al bilancio stilato ieri pomeriggio (1.169), di 123 casi.

Arcuri: "E' una pandemia senza precedenti, c'è bisogno di collaborazione"

Nella conferenza stampa tenutasi poco fa in diretta streaming, il Commissario alla Protezione Civile Domenico Arcuri ha fatto il punto di una situazione che sta diventando sempre più drammatica:

"I guariti sono aumentati di 589 unità, sono in totale 10.950. Purtroppo, le persone decedute sono 969, di cui 50 sono relative a ieri, a causa di un'errata contabilizzazione di una Regione. In totale, il numero di casi di positività al Covid-19 dall'inizio della pandemia a oggi è di 66.414, di cui il 6%, cioè 3.732, sono in terapia intensiva. A oggi, con il Sistema Cross della Protezione Civile, abbiamo trasferito 75 pazienti dalla Lombardia in altre regioni che hanno maggiore disponibilità di posti in terapia intensiva e possono concorrere a decongestionare la regione maggiormente afflitta dalla gravità di quest'emergenza".

Arcuri parla di una pandemia senza precedenti e della necessità di contribuire al bene di tutta la comunità mondiale:

"I dati che ci giungono danno evidenza di quanto sia globale la crisi sanitaria che stiamo vivendo. E' una pandemia senza precedenti, che colpisce i Paesi più forti del mondo e che, progressivamente, stanno adottando le stesse misure che l'Italia ha messo in campo, ormai, da molto tempo. In una crisi mondiale c'è bisogno di collaborazione, senza protagonismi, né particolarismi. Noi dobbiamo fare fino in fondo la nostra parte".

Un contributo che, in Italia, deve provenire anche dalle imprese, in termini di produzione di kit e dispositivi medico-sanitari:

"Stiamo cercando, dovunque siano i dispositivi e le apparecchiature che servono a combattere questa guerra, di farli arrivare nelle strutture che ne hanno bisogno su tutto il nostro territorio, il prima possibile. Nel frattempo, lavoriamo senza sosta, chiamando a raccolta tutte le forze produttive e sociali del nostro Paese, con l'obiettivo di rafforzare la filiera industriale che possa acquisire una produzione autoctona di tali dispositivi e permettere un ricorso sempre minore alle importazioni".

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