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Cronaca

Altri tre cellulari ritrovati in carcere, quanti appelli ancora dovranno rimanere inascoltati?

Non si arresta l’escalation di disordini nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino

Non si arresta l’escalation di disordini nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino. Stamane, durante i controlli di routine ad opera del personale in servizio, sono stati rinvenuti tre telefoni cellulari. Si tratta, purtroppo, di episodi che, ormai, sono divenuti triste consuetudine nella struttura penitenziaria. Una situazione che, ancora una volta, sottolinea la mancanza di ausilio da parte dello Stato, ma che si conferma anche massima espressione della prontezza e della professionalità della polizia penitenziaria, sempre costretta a lavorare in situazioni a limite. 

Mancanza di personale, richieste non ascoltate e sovraccarico lavorativo

Gli agenti sono chiamati costantemente ad affrontare il susseguirsi delle emergenze, con grande spirito di servizio e consapevolezza dell’inutilità delle troppe denunce sollevate e non ascoltate. La struttura irpina è ormai al collasso e prossima a soccombere. Mancanza di personale, richieste non ascoltate, sovraccarico lavorativo per chi ha scelto di svolgere una così delicata attività, turni estenuanti, inadeguatezza e mancanza di equipaggiamenti; oltre che di strumentazioni idonee a intercettare e bloccare fenomeni, come quello odierno, divenuti ormai incontrollabili. 

Gli appelli rimangono sistematicamente ignorati dai vertici

Gli appelli rimangono sistematicamente ignorati dai vertici. Quegli stessi vertici che pretendono, paradossalmente, ordine e resa eccellente, ma sempre senza conferire gli strumenti giusti. Risulta urgente e doveroso un intervento da parte della amministrazione penitenziaria, da troppo tempo assente e sorda, ma ancora per quanto?  

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