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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Pago del Vallo di Lauro

Vigilia di elezioni, i clan già pregustano il lauto pasto

Occhi aperti sulle amministrative in Irpinia, un terreno fertile per la camorra

I lettori di Avellino Today, sapranno certamente il lavoro che il giornale sta portando avanti per documentare e osservare il fenomeno della criminalità organizzata in Irpinia. 
Siamo in piena vigilia elettorale e le inchieste che hanno visto come protagonisti i politici, giunti nelle stanze del potere grazie all’appoggio dei clan, sono innumerevoli. Anche in Irpinia, ovviamente, la possibilità di poter “piazzare” persone assoggettate al sistema fa gola alle cosche criminali. Ma come fa la camorra a strappare un voto per il candidato compiacente? È molto semplice: c’è un tariffario, come per qualsiasi altra cosa. 
Un voto può costare dai 20 ai 50 euro; in base alla Regione o alla condizione voluta dai clan che agiscono nella zona. Tutto questo in cambio di una semplice "x" che segni una preferenza. Una pratica criminale che, nel corso degli anni, ha compromesso centinaia di assessori, consiglieri ed ex presidenti di Regione. Una “spintarella” che ha imposto a quest’ultimi di concedere favori su favori. Una scelta criminale che, volente o nolente, finisce irrimediabilmente col mettere gli stessi politici con le spalle al muro, strozzati dalla loro stessa sete di denaro.
In un periodo storico dove l’indignazione dell’elettore è tutta per gli immigrati che bazzicano sul territorio e che, per quanto concerne la politica, al massimo, si può discutere delle inutili auto blu; finisce sistematicamente nel dimenticatoio il sindaco arrestato per mafia, la miriade di appalti pubblici inquinati e, addirittura, come è stato ampiamente dimostrato da decine e decine di fascicoli giudiziari, gli industriali dalla tangente facile che hanno avvelenato il territorio mettendone a serio rischio l’economia e l’edilizia. In questo scenario dove la preoccupazione principale sono i topi d’appartamento, gli evasori si trasformano magicamente in imprenditori vessati dal fisco, i collusi con in clan non sono altro che dei poveri perseguitati dalla giustizia o, nella migliore delle ipotesi, dei “furbetti”, e la camorra non diventa altro che un fenomeno isolato che può essere ritrovato in qualche luogo sperduto del Meridione. 
È proprio questa mentalità sbagliata che ha trasformato la nostra terra in un’infinita scacchiera i cui i boss, in periodo elettorale, possono disporre a piacimento le loro pedine all’interno delle istituzioni, trasformando i politici collusi in valide “appendici” delle cosche. 
Non abbassiamo lo sguardo per l’ennesima volta. L’allerta, in questo periodo elettorale, deve essere massima; a cominciare dalle varie amministrative che si svolgeranno anche nei vari comuni irpini. I segnali, in tal senso, non mancano: a cominciare, ad esempio, dai casi in cui ci sarà la presentazione di una sola lista. Una situazione che, per chi ha seguito la storia delle ultime elezioni nel nostro paese, sa per certo quanto possa risultare “desueta”.  
Sta a noi decidere per chi votare e nessuno può imporci le sue scelte. Perché è bene ricordarlo, quando la Procura apre un’inchiesta sulla compravendita dei voti o sui “rapporti clientelari nella politica” è sempre troppo tardi. Come avviene per qualsiasi malattia, prevenire è sempre meglio che curare.  
 

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