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Cronaca Aiello del Sabato

Bambino con disabilità "rifiutato" dalla scuola primaria? La storia da Aiello

Uno dei punti che restano da chiarire, oltre la possibilità o meno per un istituto scolastico di accogliere un altro bambino con disabilità quando nelle classi vi sono già "due alunni in condizioni di gravità" (come dichiarato dalla dirigente Casalino), è quanto sia stata presa "di comune accordo" la decisione di "dirottare" l'iscrizione del piccolo studente al plesso di Cesinali

Sembrerebbe che l'Istituto Comprensivo di Aiello del Sabato abbia rifiutato l'iscrizione di un bambino affetto da disturbi comportamentali, proveniente dalla prima classe della scuola primaria di San Potito Ultra. La notizia è stata portata alla luce dal quotidiano IrpiniaOggi, a seguito di una segnalazione da parte dei genitori del piccolo studente che, per motivi di trasferimento proprio nel comune di Aiello, hanno richiesto prima il nullaosta alla vecchia scuole e poi l'iscrizione alla nuova. 

Iscrizione, stando a quanto si apprende, veniva rigettata da quest'ultima. Il motivo andrebbe ricercato, secondo la dirigente della primaria di Aiello, nella presenza di altri “casi fragili“ in entrambe le classi prime dell'istituto. Di conseguenza, la soluzione che sembrerebbe essere stata trovata dalla stessa scuola, è stata quella di chiedere l’iscrizione alla primaria nel limitrofo comune di Cesinali. 

Alla vicenda della mancata accoglienza del bambino con disabilità, ha fatto seguito una nota della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Aiello del Sabato, Elena Casalino: “La madre di un alunno con bisogni educativi speciali proveniente da altro comune irpino, già da qualche giorno avvertita da noi telefonicamente della disponibilità ad accogliere il piccolo unicamente nel plesso di Cesinali (pur in assenza del docente di sostegno), si è recata presso i nostri Uffici implementando liberamente ed in piena facoltà di intendere e di volere, l’iscrizione del proprio figlio alla predetta Scuola Primaria. Il tutto accompagnato da sorrisi e cordialità, convenendo sulla impossibilità per ogni classe dell’Istituto di ricevere più di due alunni in condizioni di gravità".

"Di comune accordo - prosegue - si è stabilito che il bambino comincerà la frequenza subito dopo le festività pasquali anche per meglio consentire alle docenti di organizzare un adeguato e consono percorso formativo-didattico che ne agevoli l’ottimale inserimento. Purtroppo dobbiamo constatare con amarezza che la nostra sollecitudine, lungi dall’essere apprezzata come avrebbe meritato, ha generato un articolo di condanna e discredito, trapunto di illazioni, ingiusto e mendace. Con la serenità che ci contraddistingue ed in nome degli alti valori di solidarietà, amore ed integrazione che nutrono quotidianamente il nostro agire ed i programmi di insegnamento, intendiamo far luce sullo spiacevole equivoco dal quale sia la sottoscritta, sia il corpo dei docenti, si distaccano in maniera netta e perentoria".

"L’invito che formuliamo - si legge ancora nella nota - è di evitare inutili e dannose manovre di demolizione e di strumentalizzazione del lavoro di cui il mondo della scuola si fa carico con abnegazione e dedizione. Tra l’altro, la polemica è divampata proprio a pochi giorni dalla Giornata Mondiale sull’Autismo, celebrata dalla nostra scuola con una serie di puntuali ed accurate iniziative in cui siamo stati tutti protagonisti, emotivamente coinvolti nell’opera di sensibilizzazione che da sempre coltiviamo di concerto con l’Associazione “Il Sogno di A.R.I” di Atripalda".

"Fiduciosi in una feconda e felice spiegazione del fraintendimento - conclude la dirigente -, auspichiamo un luminoso cammino scolastico di istruzione e serenità per il caro alunno e la compiuta soddisfazione dei genitori sugli obiettivi del sapere, di inclusione e di guida educativa, che siamo certi, verranno responsabilmente realizzati”.

Uno dei punti che restano da chiarire, oltre la possibilità o meno per un istituto scolastico di accogliere un altro bambino con disabilità quando nelle classi vi sono già "due alunni in condizioni di gravità" (come dichiarato dalla dirigente Casalino), è quanto sia stata presa "di comune accordo" la decisione di "dirottare" l'iscrizione del piccolo studente al plesso di Cesinali. Una vicenda che, sicuramente, richiede maggiore chiarezza, per continuare a credere che sia concreta quell'inclusività che la scuola stessa ci insegna.

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