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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Si finge dipendente dell' Asl, truffata disabile a San Tommaso

Dammi 50 euro per le pratiche d'invalidità e le ruba 700 euro dal portafogli


Ancora truffe a danno degli anziani, vittime preferite di balordi senza scrupoli a caccia di denaro facile.
L’ultimo episodio è accaduto ad Avellino, ad una invalida residente in via San Tommaso. Una donna si è  presentata alla sua porta dicendo di essere un’impiegata dell’Asl oltreché un’amica del fratello e le ha rubato 700 euro dal portafogli.
Introdotta in casa sotto mentite spoglie ha messo in scena la farsa. Secondo il racconto della vittima la truffatrice dall’aspetto ben curato le ha fatto credere che era venuta per svolgere le pratiche burocratico-amministrative relative alla documentazione per l’invalidità direttamente a domicilio.
“Bastano 50 euro” ha detto la donna dopo essersi accomodata e aver chiacchierato per lungo tempo con la disabile che sicura del fatto che si trattasse di una persona di fiducia non ha esitato un secondo a rendere la cifra richiesta, anzi ha fatto di più. Vista la sua condizione di salute ha chiesto alla donna di prendere direttamente lei i soldi dal borsellino che si trovava nella sua borsa. Ma nel portafogli non c’erano solo 50 euro ma ben 700. La truffatrice ha fatto razzia dell’intero importo e dopo aver messo a segno il furto si è dileguata nel nulla.
L’anziana  si è resa conto di quanto accaduto troppo tardi. Ormai non c’era più niente da fare se non denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.
La paura è ormai tanta, anche nelle nostre case non regna la serenità e gli anziani sono sempre più colpiti da questi criminali che usano gli argomenti più svariati per mettere a segno il colpo: controlli sulla documentazione previdenziale, prospettiva di un aumento della pensione, il dubbio che l’importo corrisposto non sia esatto, la verifica del corretto valore della pensione in euro. Ancora: controlli sui numeri di serie delle banconote, la minaccia che la pensione stessa possa essere ridotta o addirittura revocata in caso di mancato controllo, la necessità di conoscere le coordinate del conto bancario o postale per accreditare somme; ma anche un regalo da consegnare o il controllo del libretto di pensione, e così via. 
Mettiamo in guardia gli anziani e se una persona tenta di farsi ricevere in casa, si consiglia di non farla entrare mai e di richiedere, comunque, l’esibizione di un tesserino identificativo o di un documento da cui si rilevi l’appartenenza all'istituto previdenziale o a qualsiasi altro Ente.
 

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