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Cronaca

Regione inamovibile sullo Stir di Pianodardine, Mazza: "Una presa in giro"

Epilogo negativo per l'incontro a Napoli tra la Provincia e Bonavitacola

Sembra inamovibile la Regione, a quanto pare la decisione di potenziare lo Stir di Pianodardine per assicurare all'Irpinia la propria autosufficienza impiantistica è stata confermata dall'assessore Fulvio Bonavitacola.

A margine dell'incontro che si è tenuto ieri a Napoli con il vicegovernatore, i consiglieri provinciali Gianluca Festa e Luigi Tuccia non l'hanno spuntata. Almeno per il momento. L'unica nota positiva pare sia la decisione di effettuare un monitoraggio ambientale sull'aria. Nodo sul quale il vicepresidente e assessore all'ambiente si dice favorevole ma contestualmente alla firma della sottoscrizione dell'accordo per fornire alla Regione assistenza tecnica nella progettazione ed esecuzione dell'opera di ampliamento. Gianluca Festa e Luigi Tuccia, invece, vogliono posticipare la firma della convenzione ai risultati delle indagini ambientali.

Una notizia presa malissimo dal comitato ambientalista. Una presa in giro secondo il dott. Mazza che scrive: Il vice governatore regionale Bonavitacola incontra i consiglieri provinciali e il presidente Gambacorta per ribadire che il potenziamento dello Stir (per farne un impianto di compostaggio) resta, ma prima vuole fare un monitoraggio ambientale per valutare il livello di inquinamento. Ci sembra una presa in giro. Assessore Bonavitacola consulti la tabella Arpac degli sforamenti delle PM10 relativa proprio alla centralina posta presso lo Stir di Pianodardine! Si accorgerebbe che nel 2015 ci sono stati ben 64 sforamenti a fronte dei 35 consentiti in un anno. Consulti i monitoraggi effettuati negli anni, non da noi ma da Arpac e CNR. E se questo ancora non le basta per capire soggiorni ad Arcella per 24 ore: forse si renderebbe conto di cosa stiamo parlando".

La Regione sembra lontana dai reali problemi del territorio, cieca di fronte la delicatissima condizione ambientale che vive la Valle del Sabato, in più ancora nessuna risposta alla domanda del comitato Salviamo la Valle del Sabato di un incontro istituzionale.

"Lo abbiamo chiesto più volte: vogliamo parlare noi con il vice presidente Bonavitacola! Si erano impegnati a prenderci un appuntamento il consigliere regionale Iannace e alcuni esponenti pd durante il nostro sit-in a Solofra. Ad oggi nessun segnale in tal senso! Ascoltateci! Abbiamo tanto da dire e da mostrare. Comunque sappiate che il movimento di protesta civile nato nella valle del Sabato non vi darà tregua fino a quando non vi convincerete che quest'area va risanata, bonificata e riconvertita".

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