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Cronaca

Il regista irpino Alberto De Venezia gira un docufilm sul terremoto di Amatrice

Il film racconta gli eventi sismici che hanno colpito Amatrice e il centro Italia ad agosto e ottobre 2016

Continuano le riprese del docufilm “La voce del terremoto” diretto dall'irpino Alberto De Venezia, scritto dal premio Solinas, Daniele Malavolta, e con Tiziano Mariani, Antonella Ponziani, Marina Suma, Maria Tona, Pietro De Silva, Luis Molteni e Massimiliano Buzzanca. De Venezia non ha vissuto in prima persona il sisma del 1980 in Irpinia, essendo nato cinque anni dopo, ma ha sentito i racconti dei propri familiari. Ora, girando le scene nel Centro Italia, ha potuto constatare di persona il dramma vissuto dalle popolazioni.

Il film racconta gli eventi sismici che hanno colpito Amatrice e il Centro Italia ad agosto e ottobre 2016. Il terremoto ha lasciato una ferita profonda nel territorio e nella popolazione che, dopo mesi dalla prima scossa, ancora si trova in una situazione di grande disagio. La voce del terremoto raccoglie le testimonianze di alcuni abitanti di Amatrice, delle sue frazioni e di alcuni volontari che sono intervenuti e che continuano a lavorare per fare fronte all'emergenza utilizzando diversi personaggi di finzione come filo conduttore alle loro storie reali. I protagonisti costituiscono solo un filo rosso che attraversa la realtà umana, sociale, culturale di un paese duramente colpito dal sisma. Ma più che la tragica avventura di questi personaggi, interessa il quadro generale della vita del paese, che prova a dare vita alla rinascita.

"L’idea del docufilm, dice il regista Alberto De Venezia, mi è venuta dopo aver parlato con Mario Sebastiani, un signore che vive sopra la mia produzione e che è sopravvissuto al terremoto. La notte della prima scossa dormiva nella sua seconda casa di Saletta, una delle tante frazioni di Amatrice devastate dal sisma. Il dramma nei suoi occhi mi ha spinto ad andare sul posto prima e a fare il docufilm dopo aver visto lo scenario apocalittico. Uno dei momenti più emozionanti del film è quando Mario ritorna a Saletta e tra le macerie ritrova il suo comodino e recupera delle cose".

L'obiettivo di questo progetto è quello di raccogliere fondi per la ricostruzione, l’intero ricavato, infatti, sarà devoluto in beneficenza.

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