I taralli di Pasqua, la ricetta dello chef Antonio Natale
Vengono consumati nei giorni di Pasqua e sono considerati di buon auspicio
Vengono preparati in tutta l'Irpinia e sono realizzati con ingredienti semplici ed economici. I taralli di Pasqua sono una tradizione tipica delle nostre zone, una ricetta che ha un legame profondo con la memoria rurale, gli usi e i costumi delle nostre nonne.
Ancora oggi queste profumate ciambelle vengono confezionate in buste trasparenti, o in scatole, avvolti da tulle, nastri e fiori colorati per essere poi regalate come buon augurio a parenti e amici.
La tradizione
Tradizionalmente i taralli venivano serviti nei giorni di Pasqua come fine pasto, ma sono ideali in ogni momento della giornata. Perfetti anche per accompagnare un tagliere di salumi e un buon bicchiere di vino.
Sono tanti gli chef che in questi giorni, complice l'isolamento da Covid-19 si stanno dedicando alla preparazione di questa antica ricetta irpina. Uno di questi è lo chef del Pater Familias, Antonio Natale che nella sua amata Nusco preserva e tutela un rito a cui è particolarmente legato. Insieme a sua moglie e al suo bambino dà voce ai ricordi d'infanzia quando con sua nonna si divertiva a impastare acqua, farina e uova per dar vita ad un prodotto sano, gustoso e di buon auspicio.
La ricetta dei taralli di Antonio Natale
Ingredienti
- 2 kg di farina preferibilmente Senatore Cappelli
- 20 uova
- 150 gr olio extra vergine di oliva
- 15 gr di sale
- 80 gr di liquore anice (Varnelli)
- Semi di finocchietto selvatico
- Pepe nero macinato
Procedimento
Battere le uova aggiungere la metà dell' olio in un contenitore.
Su una spianatoia mettere la farina a fontana, aggiungere le uova battute e iniziare ad impastare.
Aggiungere l' anice il finocchietto e poco alla volta l' olio rimanente, infine il sale.
Lavorare l'impasto per 15-20 minuti.
Far riposare coperto con un canovaccio per 2 ore.
Stendere i taralli e dargli la forma a ciambella, chiuderli e farli riposare per 2 ore.
Bollite i taralli uno ad uno in una pentola con acqua bollente, un filo di olio e dei semi di finocchio fino a quando non salgono a galla, asciugarli su un canovaccio e cuocerli possibilmente nel forno a legna ad una temperatura superiore ai 200 gradi per 15, 20 minuti.
Nel forno elettrico la ricetta è la stessa, basta infornare su una teglia con carta da forno a 220 gradi forno statico per 15 minuti e poi farli asciugare a forno ventilato a 160 gradi per altri 15 20 minuti.