Il rito dei tagliolini al latte, una tradizione intramontabile
Anche quest'anno il giorno dell'Ascensione è tornata sulle tavole irpine l'antica ricetta
Il pasticcere Annibale Memmolo ha postato una foto che ritrae una pietanza simbolo per i fedeli irpini: i tagliolini al latte.
Molti hanno pensato fosse un nuovo dolce in carta della Pasticceria Memmolo e invece il dolce è una pietanza che affonda radici antiche. Un ricetta che ha rievocato ricordi, fede, e tradizioni
Il consumo di questa torta a base di latte avviene infatti, nel giorno dell’Ascensione, la festa che cade quaranta giorni dopo il sabato di Pasqua e ricorda, secondo i canoni cristiani, la salita al cielo di Gesù Risorto. È dunque il momento del distacco dalla terra ed il conseguente passaggio nel Regno dei Cieli.
Pare che la ricetta sia nata in Basilicata e di lì s'è diffusa in Irpinia e nel Cilento. E' legata al mondo della pastorizia perché, originariamente era a base di latte di capra, che per l'Ascensione veniva addirittura distribuito gratis. Poi s'è passato all'impiego del latte vaccino, più facilmente disponibile.
Il gesto evidenzia il distacco da un bene materiale, terreno, un bene particolarmente prezioso per chi viveva di pastorizia. Inoltre la distribuzione richiama un rituale propiziatorio al fine di porre sotto la protezione divina il raccolto che, dato il periodo in cui cade la festa dell’Ascensione - sostanzialmente la primavera inoltrata - è particolarmente rigoglioso e pronto ad offrire i suoi frutti più abbondanti.
La ricetta è semplicissima e richiede pochi ingredienti: tagliolini, latte, zucchero, cannella.
Basta portare a ebollizione il latte con l'aggiunta di zucchero e una buona dose di cannella, senza dimenticare un pizzichino di sale. All'interno vi si cuociono i tagliolini, o le tipiche matasse, preferibilmente fatte in casa. A fine cottura la pietanza deve risultare dolce, profumata, ben aromatizzata. Occorre tenerla un po' a riposo prima di servirla.
Consumati il giorno dopo questi tagliolini sono ancora più buoni.