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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Montoro

La ricetta di Casa Barbato: Mezze Candele alla Genovese di Montoro

Un trionfo la genovese realizzata da Rinaldo Ippolito, chef di Casa Barbato, in collaborazione con il Pastificio Graziano, alla Sagra della Cipolla Ramata di Montoro

Montoro terra fertile, generosa e prospera. Una ricca biodiversità che regala a seconda della stagione frutti straordinari come la cipolla Ramata di Montoro.
Un’antica varietà dal gusto dolce e delicato coltivata nel comune montorese da tempo immemore attraverso tecniche di coltivazione antiche e tradizionali. Un ingrediente prezioso per l'alimentazione di intere generazioni che nella terra affondano le proprie radici e la propria storia. Tracce di un passato ancora vivo che pulsa in ogni angolo del paese.
Per celebrare il bulbo conosciuto  con il nome di Allium cepa, Montoro ogni anno organizza la Sagra della Cipolla Ramata di Montoro. Un trionfo di sapori andato in scena dal 22 al 25 agosto e che ha visto un afflusso record di visitatori attratti dalle tante specialità proposte dagli stand gastronomici.
Tra i piatti piú apprezzati la genovese realizzata da Casa Barbato. Una ricetta simbolo del ristorante di Nicola Barbato riproposta alla Sagra della Cipolla con la speciale collaborazione del Pastificio Graziano di Manocalzati. La Genovese è un piatto che richiede massima cura nella preparazione, ma soprattutto ingredienti DOC che garantiscano qualità e gusto.
La pasta irpina premiata dal Gambero Rosso tra le migliori in Italia in abbinamento all’estro di chef Rinaldo Ippolito ha dato vita ad una armonica sinfonia di sensazioni estasianti catturando l'attenzione di una ricca platea di buongustai.
Una proposta ben rappresentativa del nostro terroir: sugo dalla consistenza cremosa di cipolle e carne che grazie alla lunga cottura acquisisce la giusta morbidezza per il perfetto sposalizio con la porosità della mezza candela del pastificio irpino.
Poche regole per realizzare un piatto a regola d'arte di cui vi segnaliamo la ricetta dello chef Rinaldo Ippolito.

Ingredienti 
2 kg di cipolla
800 g di punta di petto di manzo
2 carote 
1 costa di sedano 
1 bicchiere di vino (Fiano)
Olio q.b.
Sale 
Pepe 
Formaggio (pecorino o parmigiano)
500 gr di candele spezzate 

Procedimento:
Soffriggere l'olio in una casseruola e far rosolare bene all'interno la punta di petto tagliata a cubi e condita con sale e pepe. Quando la carne si è dorata su tutti i lati aggiungere  la carota e il sedano tagliati a cubetti e continuare la rosolatura.

Quando è arrivata al punto giusto di doratura sfumare con vino bianco, dopodiché aggiungere le cipolle tagliate a julienne, coprire e lasciare cuocere per 5 ore a fuoco molto lento.

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e versatela nel tegame con il sugo alla genovese. Aggiungete il formaggio, mantecate la pasta alla genovese e servitela con una spolverata di pepe e parmigiano.
 

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