Le conserve di pomodoro, una tradizione estiva irrinunciabile
Nelle ultime giornate d'agosto le famiglie irpine si dedicano alla lavorazione delle passate di pomodoro
Preparare la passata di pomodoro in casa è una tradizione per moltissime famiglie irpine. Un’usanza diffusa un po' in tutto il Sud e che ha la caratteristica di radunare amici, parenti e bambini intorno ad uno speciale rituale che va avanti da secoli.
Fare la passata di pomodoro diventa così un momento di incontro e di condivisione, oltreché di lavoro e fatica. Nonostante il caldo, di buon mattino, o in tarda serata, le donne si riuniscono e ripetono ogni anno con la stessa meticolosità tutti i passaggi per realizzare quella deliziosa salsa che servirà a riempire le dispense in vista del lungo inverno. Una provvista da custodire gelosamente perché sarà la regina delle tavole italiane per tutto il periodo freddo. D'altronde è cosa nota che la pasta al pomodoro è il piatto più amati dagli italiani.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le fasi di questa antica e bella tradizione.
La norma vuole che ognuno abbia un ruolo, ogni componente della famiglia, bambini compresi, devono lavorare con impegno dividendosi i compiti. Si inizia dai pomodori che vengono messi in ammollo in grandi bacinelle colme di acqua fresca. Occorre lavarli per bene, avendo cura di scartare quelli non adatti alla preparazione della passata.
I pomodori vengono poi adagiati in uno scolapasta e tagliati a metà nel senso della lunghezza, poi vengono messi una pentola capiente. Una volta messa sul fuoco la pentola viene coperta e si lascia andare a fuoco medio fino a quando i pomodori saranno un po' sfatti.
Il consiglio è di girarli spesso delicatamente con il cucchiaio di legno per cuocerli omogeneamente.
Nel frattempo le bottiglie di vetro che saranno destinate a raccogliere e conservare la passata di pomodoro, vengono sterilizzate in acqua bollente, asciugate e riempite a seconda dei gusti, con qualche foglia di basilico fresco. Una volta cotto il pomodoro viene in parte preso e passato nell'apposita macchinetta e in parte lasciato così com'è. La salsa ottenuta viene delicatamente utilizzata per riempire i boccacci, i quali vengono chiusi con i propri tappi avvitandoli energicamente.
Sistemare ora i barattoli in un pentolone grandissimo avendo cura di contrastarli con stracci di stoffa, o di spugna. Aggiungere un po’ di aceto nell’acqua per avere dei vasetti lucidi senza l’opaco del calcare e portate ad ebollizione. Dall’ebollizione aspettate circa 2 ore, poi spegnete il fuoco e fate raffreddare. Quando le bottiglie saranno fredde toglierle dalla pentola e asciugarle.
La salsa è pronta per essere messa in dispensa, o nelle tradizionali cassette di plastica.