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Martedì, 23 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Vallesaccarda

Eccellenze della cucina italiana, l'Oasis vince il premio "Costanza nel tempo"

L’Oasis di Vallesaccarda nella guida online Top 50 Restaurant d’Italia

 Una garanzia di qualità immutabile nel tempo per il servizio in sala, l'accoglienza e il gusto inequivocabile di un menu raffinato che evoca il territorio irpino con grande eleganza e sensibilità. Sono queste le caratteristiche vincenti della famiglia Fischetti che dopo la Stella Michelin si conferma tra i migliori ristoranti d’Italia nella classifica 50 top Restaurants. 

All'Oasis Sapori Antichi di Vallessaccarda il premio 'Costanza nel Tempo' , una menzione speciale che si aggiunge all'ottavo posto in classifica nella guida online che raccoglie i 50 Top Restaurant d’Italia. 

La guida nata da una idea di Barbara Guerra e Albert Sapere, insieme al giornalista Luciano Pignataro, è consultabile gratuitamente ed è dedicata al meglio della ristorazione italiana. Recensisce, in totale, i migliori duecento locali da Nord a Sud della Penisola. A dare i voti, ''nel rispetto dell'anonimato, dell'autonomia e, ovviamente, pagando il conto'' come sottolineano i curatori, una giuria composta da 130 ispettori. Rivoluzionario il metodo di giudizio, con grande rilievo dato al servizio e all'accoglienza, elementi fondamentali di una ristorazione attenta alla propria clientela. In quest'ottica Oasis di Vallessaccarda vince il premio CONTINUITA' NEL TEMPO.

Del ristorante la guida dice:

Tre generazioni operose, esempio di sinergia di intenti e saperi, che attraverso un racconto autentico presentano un territorio fortemente legato alla civiltà contadina, angolo “di confine” in grado di unire luoghi ed epoche solo apparentemente lontane.

Sedere alla tavola della famiglia Fischetti, forza motrice dal 1988 del ristorante Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda, è come partecipare al pranzo domenicale di casa propria, fatto di parole e gesti che appartengono ad un lessico familiare e confortevole. In “sala da pranzo”, dove trovano posto credenze in arte povera, anthurium freschi ad adornare la tavola e merletti a filet usciti dal baule della nonna, l’ambiente è curato in ogni dettaglio. La stessa sollecitudine regna in cucina, dove l’attenzione da vezzosa diviene concreta, come i piatti proposti. Entrando nello specifico della proposta culinaria, oltre alla scelta à la carte, il menù propone percorsi degustazione incentrati sul “pranzo all’antica” o sui primi della casa, portate che fanno macinare chilometri ai clienti abituali, campani e non. In tavola, il benvenuto è affidato ai pani di propria produzione e ad un roché di melanzana violetta servita con brunoise di pomodoro ad accelerarne il gusto; poi un classico della proposta dei Fischetti in una declinazione diversa dal solito: carpaccio di vitellone servito con stracciata di mucca, nocciole avellane e pomodoro crudo, gusto e volume ben bilanciato. A seguire un piatto di conforto, considerando anche i primi freddi autunnali: zuppa di stagione con castagne del prete, funghi misti, fagioli quarantini e fave di cacao. Pietanza taumaturgica e ben equilibrata con un gusto leggermente affumicato regalato dalla castagna. Tra i primi il risotto, portata della quale i Fischetti propongono la loro personale versione ogni anno. Stavolta un risotto carnaroli gran riserva, rapa rossa, blu di bufala dell’azienda Aurora e lampone disidratato. Cottura e tecnica ben espresse. Goloso omaggio della cucina, un piatto richiestissimo dalla clientela: raviolo di ricotta, salsa di noci ed aglio bruciato. Avvolgente e cremoso! La portata principale, infine, unica voce del menù a superare la soglia dei 20 euro (25, per l’esattezza): un filetto di vitello accompagnato da sedano rapa, cavolo rosso e sferificazione di aceto tradizionale di Modena. Succulente e discretamente bilanciato.

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