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Domenica, 28 Aprile 2024
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Studenti in piazza contro la riforma: “La scuola ci deve rendere liberi, mentre subiamo ogni giorno un ricatto”

È partito da Via de Conciliis il corteo degli studenti organizzato dall'Uds Avellino questa mattina in occasione della Giornata Internazionale degli Studenti

È partito da Via de Conciliis il corteo degli studenti organizzato dall'Uds Avellino questa mattina in occasione della Giornata Internazionale degli Studenti. Alcuni ragazzi e ragazze degli istituti scolastici di Avellino hanno voluto manifestare il loro dissenso rispetto alla scuola a cui puntano le riforme del Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, ma anche contro la gestione dell'edilizia scolastica e degli spazi, così come dei servizi di trasporto pubblico ad essa legati. E richiamare l'attenzione sull'aziendalizzazione della scuola.

Gli studenti, marciando con cori e striscioni, sono arrivati in Piazza Libertà, dove hanno protestato per chiedere il rispetto dei propri diritti. "Scuole che cadono a pezzi, scuole che si allagano. Non è possibile tutto questo. A noi studenti devono essere garantite innanzitutto strutture degne di essere chiamate scuole, senza tetti che ci possano cadere addosso e soprattutto che si faccia effettivamente lezione. È un nostro diritto!", questa è solo una delle testimonianze urlate al megafono sotto la sede della Provincia di Avellino, per il quale ente gli studenti hanno preparato un dossier con tutte le problematiche da loro riscontrate all'interno del mondo scolastico.

Corteo degli Studenti ad Avellino

"Quello di oggi è uno scenario nazionale che vuole manifestare dissenso verso la scuola di Valditara che fa dell'umiliazione un metodo di educazione - ha dichiaro Stefano Mariano dell'Uds Avellino -. Per quanto riguarda la situazione nel sotto territorio, oggi protestiamo contro l'attuale gestione degli spazi scolastici, ci sono scuole in cui non viene garantito il diritto all'assemblea, proprio per mancanza di spazi o perché gestiti in modo sbagliato. Anche la situazione dei trasporti è critica, molti studenti hanno grandissime difficoltà a raggiungere la propria scuola, perché le corse non rispettano l'orario o non sono sufficienti rispetto al numero degli studenti. 

"Avellino fa parte del Sud Italia, e nel Sud Italia il quadro scolastico è critico"

"La città di Avellino fa parte di quel quadro critico che rappresenta la scuola pubblica nel Sud Italia - ha dichiarato Sara Monti, una delle studentesse presenti al corteo -. Non ci sta bene questa narrazione della questione meridionale come qualcosa di nostalgico e risolto. I dati sulla dispersione scolastica e sull'abbandono scolastico sono drammatici. Ma non è solo questa la difficoltà che viviamo quotidianamente. Esiste un divario e se vogliamo continuare a studiare siamo costretti ad emigrare al Nord, per avere più opportunità e di maggiore qualità. Alle quali si aggiungono anche più opportunità di lavoro e uno stipendio dignitoso. Ma noi vogliamo rimanere nella nostra città e al Sud, con condizioni di vita e di studio che siano dignitose".

Altro punto sul quale i rappresentanti degli studenti hanno voluto porre l'attenzione è l'aziendalizzazione della scuola che secondo loro "incalza velocemente e ha iniziato dalla buona scuola, se vogliamo ignorare la riforma Moratti, e adesso le scuole sono l'anticamera del mondo del lavoro. La scuola serve a rendere liberi, ad immaginare un futuro e un sistema che siano diversi da quelli attuali, mentre noi ci troviamo a vivere un ricatto che vogliamo sovvertire".

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