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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Scuole Avellino, mamme protestano contro il caro mensa

"Ci sentiamo ingannate, non tanto per l'aumento del costo del servizio di refezione scolastica quanto per non essere state avvisate in tempo, prima dell'iscrizione"

Dopo la ripartenza delle attività didattiche, ad ottobre nelle scuole di Avellino riprenderà anche il servizio di refezione scolastica, che avrà un costo di € 5.02: € 1.33 in più rispetto allo scorso anno. Un rialzo della tariffa che ha sollevato le lamentele delle famiglie. Questa mattina, alcune mamme di alunni frenquentanti il V Circolo di Picarelli si sono presentate a Palazzo di Città per chiedere un colloquio con il primo cittadino del capoluogo irpino allo scopo di esprimere il proprio disaccordo non tanto per il disagio economico che comporterà il rincaro quanto per il mancato preavviso da parte dell'amministrazione comunale, nonostante un bando di gara pubblicato nel mese di luglio, che ha impedito alle famiglie di poter decidere se usufruire o meno del servizio mensa in base alla loro disponibilità economica.

Aumento tariffa mensa scolastica, le mamme: "Non siamo state avvisate in tempo. Ci sentiamo ingannate"

"L'anno scorso la retta era di € 3.69, quest'anno invece siamo arrivati a € 5.02. Possiamo comprendere il perchè dell'aumento, visto che il costo della vita oggi è più alto, ma non condividiamo le modalità e i tempi con cui le famiglie sono state informate. Ci sentiamo ingannate perchè se avessimo saputo dell'aumento a tempo debito, ovvero quando era il momento di effettuare l'iscrizione, avremmo scelto una scuola in cui non era previsto il tempo pieno".

Le lamentele riguardano anche le fasce di reddito ISEE per l'esonero del pagamento del servizio: "Se fino allo scorso anno si era esenti in possesso di un reddito fino a 6mila euro, ora la soglia è stata abbassata a 3mila euro. Anche questo cambiamento è stato improvviso e privo di avvisi. Per chi ha più bambini che vanno a scuola, tutto questo peserà enormemente a livello economico".

Altro aspetto negativo evidenziato dalle mamme del V Circolo di Picarelli riguarda la scarsa qualità del cibo offerto ai propri figli: "Lo scorso anno venivano dati pasti freddi perché nel plesso non c'è la cucina, inoltre c'erano continui cambiamenti al menu, che non venivano comunicati alle famiglie, e poca varietà. I bambini mangiavano sempre le stesse pietanze. Al momento questo aumento è del tutto ingiustificato. I genitori restano sempre all'oscuro di tutto. Chi ha due o più bambini come potrà sostenere questi costi? Noi non faremo l'iscrizione alla mensa".

Festa: "Non sono soldi che finiscono nelle tasche del Comune"

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha giustificato così l'aumento del servizio mensa: "Comprendo il disagio delle famiglie ma si tratta di un rincaro lieve, di poco più di un euro, dovuto all'incremento del costo delle materie prime. Non sono soldi che finiscono nelle casse del Comune ma di denaro che sarà speso interamente per il cibo degli alunni delle scuole. Credo che la cifra di € 5.00 sia ragionevole e consente a offrire pasti di buona qualità nel rispetto della salute dei nostri piccoli".

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