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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Scuola De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi: gli studenti sorprendono con un acceso dibattito politico-sindacale

L’onorevole Gubitosa illustra una proposta, la CISL scuola Irpinia-Sannio rilancia e traccia una strada percorribile accolta subito dalla FLC CGIL, dal sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, ma soprattutto dalla comunità del De Sanctis

Venerdì 12 gennaio, presso la sede del “De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi, si è svolto un confronto acceso sulla spinosa questione del dimensionamento che vede l’Istituto “Vanvitelli” di Lioni accorpare il Liceo di Caposele che, da 30 anni, è parte dell’IISS “F. De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi. L'intera comunità del De Sanctis non ha accettato, e gli studenti sono scesi in piazza prima per manifestare, poi hanno chiesto e ottenuto un’occupazione didattica per leggere i documenti che hanno accompagnato il dimensionamento e per elaborare domande che esigono risposte.

Al tavolo, divisi seguendo un ordine stabilito dagli studenti, i soggetti legittimati a deliberare in merito al dimensionamento (Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto e Provincia), dall’altro quelli che non lo sono, i sindaci di Lioni, di Caposele e di Sant’Angelo dei Lombardi. Presenti i sindacati che sono stati parte attiva del Tavolo Tecnico sia provinciale che regionale e che si sono sempre dichiarati contrari alla soluzione attuata in Alta Irpinia. La prof.ssa Rosaria Famiglietti, delegata dal Dirigente Scolastico, dott. Deborah De Meo, a presiedere il tavolo e a coordinare l’Organo Studentesco, in modo incalzante, ha portato all’attenzione della platea i problemi emersi durante lo studio dei documenti. Subito chiarite al Tavolo le modalità di conduzione e le teorie alla base dell’agire della comunità scolastica.

“L’approccio teorico che abbiamo applicato durante l’autogestione e nell’analisi di questa situazione è stato quello della semplessità: Berthoz contrappone al termine complessità il neologismo semplessità, originato dalla crasi tra i termini semplicità e complessità. Dunque noi non abbiamo voluto rendere semplici scenari complessi, bensì rendere decifrabile la complessità attraverso lo studio attento dei documenti e delle competenze di ognuno”.

Subito nel vivo del confronto vengono rivolte domande al sindaco di Lioni, Yuri Gioino. “Partiamo dalle delibere, i Comuni, come recitano le Linee Guida Regionali, sono competenti per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado…, perché voi avete deliberato per la secondaria di secondo grado?” Lei parla, giustamente, di mobilitazione contro il dimensionamento, e poi però, pur di salvare la propria dirigenza, delibera lo “Smembramento” di una istituzione autonoma, non le sembra una contraddizione?”

Sul tavolo anche la tesi di contiguità territoriale che non regge in quanto non supportata da alcuna analisi attendibile, ma solo dalla eventuale difficoltà, da parte dei genitori caposelesi, di recarsi a Sant’Angelo dei Lombardi per effettuare le iscrizioni. Le risposte del Sindaco di Lioni, Yuri Gioino, in ogni modo, sottolineano la necessità di salvare una dirigenza attraverso un atto di generosità. Tutti concordano, ma l’atto di generosità deve, in primo luogo, basarsi sul rispetto. Lioni deve essere sostenuta, ma attraverso un percorso condiviso che non mortifichi nessuno.

Le questioni si allargano, e si chiama in causa il sindaco di Caposele, Lorenzo Melillo. Dalla lettura delle dichiarazioni sui giornali emerge che “lei si dichiara dispiaciuto perché i ragazzi, durante la manifestazione, non hanno accettato il suo invito. Ma nella delibera quando lei fa riferimento al Comune parla di un’entità astratta oppure di una istituzione costituita da cittadini? Perché ci piacerebbe sapere con quali cittadini lei si è confrontato per elaborare la delibera?” Il sindaco prende la parola, illustra le motivazioni che lo hanno condotto a deliberare e spiega che l’accordo tra i due sindaci non è contro nessuno, ma è finalizzato a costruire e a rilanciare. Viene riproposta la domanda, ed emerge, dalle parole di Melillo, che i sindaci sono legittimati ad agire in quanto si sono confrontati con la comunità durante la campagna elettorale.

Il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole, spiega i motivi per i quali non ha elaborato alcuna delibera, si dice disponibile ad operare e a fare anche dei sacrifici come sindaco, ma senza prevaricazioni, con il desiderio di collaborare nella volontà di risolvere un problema che coinvolge tutti i paesi dell’Alta Irpinia. Sostiene le posizioni dell’intera comunità del De Sanctis con la quale si è sempre confrontata per realizzare un dialogo produttivo. Chiamato in causa il presidente della Provincia che si dichiara rammaricato per non aver trovato il giusto supporto da parte dei sindaci presenti rispetto all’elaborazione del piano sul dimensionamento, racconta le difficoltà incontrate per poter produrre un piano equo ed equilibrato, frutto soprattutto di consulenze provenienti dal mondo della scuola. Invita i ragazzi a sognare e a portare avanti i loro ideali e a combattere perché la Regione ha lasciato solo briciole all’Irpinia, ribaltando il piano provinciale che, nello specifico, aveva lasciato il De Sanctis compatto e accorpato il “Vanvitelli” di Lioni con il Liceo di Montella.

Rilancia la prof.ssa Famiglietti: “Se lei ci invita ad agire e ritiene opportuno battersi per i diritti, le chiediamo, lei che è soggetto legittimato, farà ricorso al TAR per impugnare una delibera che ha disatteso le linee guida?” Secca la risposta di Buonopane, NO. Ma il De Sanctis non ci sta e dichiara pubblicamente l’intento di impugnare al TAR la delibera della Regione. Intervengono il segretario della FLC CGIL, Erika Picariello, e il segretario della CISL Scuola Irpinia Sannio, Patrizia D’Onofrio, che ripercorrono le tappe di un processo che ha mortificato molti territori, tempi stretti e pochi gli spazi di confronto. Certamente, la realtà del De Sanctis va salvaguardata sia perché è l’unica scuola ad avere i numeri per l’autonomia, sia per la sua storia. Nel documento congiunto dei due sindacati leggiamo, infatti: “Non scorporare il plesso del Liceo di Caposele dall’IIS di Sant’Angelo dei Lombardi allo scopo di non indebolire una istituzione scolastica solida lasciando intatta, al contempo, la filiera liceale”.

L’intervento dell’Onorevole Gubitosa è propositivo. “Il Vanvitelli non deve morire, ma non può nemmeno fare “violenza” alla comunità di Sant’Angelo dei Lombardi, sottraendole, contro la sua volontà, una sede consolidata da ben 30 anni. In tal modo, non si lavora in un’ottica costruttiva. E nemmeno la teoria della contiguità territoriale regge, perché non è la vicinanza geografica a definire peculiarità e affinità. Le dinamiche sociali sono le stesse in questi territori, dunque l’impatto del background non può essere utilizzato come discrimine. Ciò che invece si potrebbe e si dovrebbe fare è un ragionamento legato alle attitudini degli studenti, proprio in sintonia con i nuovi riferimenti alla didattica orientativa. Si deve ragionare per poli e costruire offerte formative calibrate sull’orientamento reale, definire due filoni che camminano parallelamente e si arricchiscono a vicenda, puntando a promuovere “intelligenze multiple”.

La soluzione più equa e rispettosa di tutti, ma soprattutto degli studenti, è quindi quella di costituire due poli. Uno tecnico-professionale a Lioni, come nuovo centro dinamico e commerciale in crescita, e salvare la dirigenza del Vanvitelli. E uno liceale a Sant’Angelo dei Lombardi, preservando la storia culturale di un contesto radicato sul territorio. I numeri ci sono, e si può investire per incrementarli, anche in riferimento ad altre dirigenze dell’alta Irpinia. In tal modo si potrà collaborare, lavorare per sinergie, costruire percorsi comuni, ma mai prevaricanti.

Il segretario provinciale della Cisl scuola Irpinia Sannio, prendendo spunto dalle riflessioni dell’Onorevole del Movimento 5s, propone di chiedere alla Regione una rettifica alla Delibera e di utilizzare, per il prossimo anno scolastico, la deroga del 2,5% prevista dal Milleproroghe così da mantenere la dirigenza al “Vanvitelli” di Lioni e, intanto, costruire, insieme alla Comunità tutta, un’idea di scuola condivisa. In tal modo nessuna scuola del territorio sarà toccata, si manterrà lo stesso numero di dirigenze e si sentirà parte attiva nella definizione del proprio futuro, il tutto a costo zero.

Proposta che accoglie l’approvazione immediata da parte della FLC CGIL, del Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi e soprattutto dell’intera comunità del De Sanctis. L’ultima domanda è per il sindaco Gioino, “Vista la proposta equilibrata che risponde alle sue richieste iniziali di salvare la dirigenza al Vanvitelli, lei è disposto a sostenerla?” Ma al sindaco di Lioni questa proposta non piace, preferisce andare per la sua strada e, pur parlando di solidarietà, la sua scelta pare essere quella di fagocitare il “De Sanctis”.

Un forte applauso agli studenti del De Sanctis e a chi ha saputo guidarli dimostrando che la scuola è un luogo d'eccellenza per sperimentare la democrazia ed esercitare il principio su cui si fonda: la partecipazione. Già pronta la proposta da inviare in Regione, si attendono nuovi sviluppi.

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