Sciopero nel settore sanitario: medici e infermieri protestano contro tagli e mancanza di tutela
I sindacati rivendicano miglioramenti nelle condizioni lavorative e la difesa del servizio sanitario nazionale di fronte a tagli e carenze di personale previste nella recente manovra di bilancio
Una giornata di sciopero per medici e infermieri è stata proclamata dai principali sindacati del personale ospedaliero, tra cui Anaao Assomed e Cimo. In Irpinia, potrebbero essere compromesse visite, esami e interventi, anche se l'urgenza sarà garantita, secondo quanto dichiarato. Il sindacato degli infermieri Nursing Up si unisce alla protesta, assicurando servizi d'urgenza come Pronto soccorso, 118 e interventi per il parto. Tuttavia, sono a rischio molti servizi, compresi esami di laboratorio, interventi chirurgici e visite specialistiche.
La tensione tra il personale medico cresceva da mesi, culminando con la recente manovra di bilancio del governo. I tagli alle pensioni e ad altri comparti hanno generato malcontento, portando all'annuncio di uno sciopero anche per il 18 dicembre da parte di altre sigle della Intersindacale medica.
Il motivo principale della protesta riguarda la mancanza di salvaguardie per il servizio sanitario nazionale. Con una carenza prevista di 30.000 medici ospedalieri e 65.000 infermieri, i sindacati evidenziano la necessità di affrontare il problema delle pensioni, considerando che oltre 40.000 professionisti andranno in pensione entro il 2025.
I sindacati presentano sei richieste principali, tra cui assunzioni, detassazione di una parte della retribuzione, maggiori fondi per il contratto di lavoro, depenalizzazione dell’atto medico, annullamento dei tagli alle pensioni e la creazione di un'area contrattuale autonoma per gli infermieri. Chiedono al governo di ritirare la norma sulla legge di Bilancio e di garantire la tutela dei professionisti della sanità, sottolineando che i correttivi proposti non sono sufficienti, in particolare riguardo alle pensioni.
