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San Valentino, il vescovo Melillo: "Apritevi all'ascolto della persona amata"

Il Vescovo Sergio Melillo invita i giovani a riflettere sull'amore e sul rispetto dei sentimenti

Nelle sfide e nelle incertezze dei nostri tempi, le parole del Vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, Sergio Melillo - per questo San Valentino, la festa degli innamorati - risuonano con un richiamo alla riflessione e alla consapevolezza. Con una franchezza che non teme di affrontare le difficoltà del vivere quotidiano, il Vescovo si rivolge ai fidanzati e alle fidanzate con una sincerità disarmante. Attraverso le sue parole, si propone di esplorare il significato autentico dell'amore e le sfide che accompagnano le relazioni umane. Con uno sguardo attento alla realtà circostante, Melillo invita a una profonda introspezione e a una riscoperta dei valori fondamentali che sostengono ogni legame affettivo.

Carissimi fidanzati e fidanzate,

prendo in prestito le parole del cantautore napoletano Gnut: "Pecché ammore quann'è ammore E tutt'o riesto 'nze ne 'mporta Ha dda dà cunto sulo 'o core E piglia 'e pietto pure 'a ciorta". Il ritornello di questo brano riporta in maniera poetica la promessa d’amore da sempre celebrato nel sacramento del matrimonio. Ecco mi sento, in questi tempi traballanti, confusi, precari, di ricordarvi questo.

E nel farlo però di mettervi anche in guardia da quei casi estremi dove il troppo amore ci induce nello sbaglio estremo. Nell'anno appena passato, troppi sono stati gli esempi di amore sbagliato, di ossessione irruenta che la realtà che ci e vi circonda, vi ha lasciato. Quello che vi invito a fare è di abbandonare quell'idea irrealistica dell'amore e tornare a credere in quei concetti semplici che fanno di un rapporto una trave portante su cui costruire il proprio nucleo.

Nel farlo però vi invito anche a una profonda riflessione interiore alla ricerca dentro il singolo di quegli atti d'amore sano, reciproco e sincero, abbandonando invece l'ego e l'egoistico, apritevi al vostro ascolto, ma soprattutto all'ascolto dell'amato/a. Solo così l'amore vero riesce a sopravvivere e sbocciare in ogni relazione affettiva. L’amore sponsale cristiano “… è come una finestra illuminata in una notte buia… è una quiete accesa.” (G. Ungaretti) che vive nella sua dimensione umano-divina, nello scorgere il Volto di Dio nell’amato/a, attraversando insieme la vita.

Vi benedico con cuore di padre,

Il vescovo, Sergio Melillo

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