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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Ricostruire la polis", Airoma: "Ogni comunità ha il compito di formare i giovani"

Il Procuratore della Repubblica di Avellino ha tenuto una lectio magistralis con la quale ha avuto inizio il ciclo di incontri organizzato dall'Ufficio della Pastorale per la Scuola e l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) della Diocesi di Avellino

Si è tenuta questo pomeriggio, presso l’Auditorium del Polo Giovani di Avellino, l’inaugurazione del progetto “Conoscere per decidere. Scuola politica” dell’Ufficio della Pastorale per la Scuola e l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) della Diocesi di Avellino.

L'iniziativa nasce dalla consapevolezza che occorre impartire ai giovani adeguate conoscenze storico-giuridiche e una sufficiente consapevolezza della realtà socio-ambientale di riferimento affinchè possano partecipare alla vita politica.

In risposta a questa necessità, l’équipe dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Avellino propone una serie di incontri di carattere seminariale per l’anno scolastico 2023/24, in correlazione con i contenuti e le metodologie di cui alla normativa dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado (Legge n. 92/2019). 

Airoma: "Gli adulti hanno fallito nei confronti dei giovani. Non svolgono più il ruolo di guida in maniera adeguata"

Il ciclo di eventi in programma fino a marzo 2024 ha avuto inizio con una lectio magistralis dal titolo "Ricostruire la Polis, ritornare ai fondamentali. Fini e mezzi dell'impegno per il bene comune", tenuta dal Procuratore della Repubblica di Avellino Dott. Domenico Airoma il quale, in riferimento alle nuove generazioni ha dichiarato: "Oggi più che mai è fondamentale che le persone si assumano pienamente le proprie responsabilità. In ogni luogo, in ogni contesto e con qualsiasi ruolo, dobbiamo imparare il senso del dovere, nonché quello dei diritti. Ritengo che i giovani abbiano molto da insegnarci in questo senso. Dobbiamo uscire da questa condizione di crisi e credo che i giovani possano svolgere un ruolo guida in questo processo. Ogni comunità deve formare le proprie guide, facendolo con grande cautela".

"Devo ammettere che noi adulti - ha aggiunto il procuratore - abbiamo in larga parte fallito nei confronti dei giovani perchè non svolgiamo più il ruolo di guida in maniera adeguata. Sono stato particolarmente colpito dal fatto che, in un recente sondaggio sulla gioventù, quando è stato chiesto chi fossero i loro modelli, la risposta è stata che non ne avevano nessuno. Questo dice molto sul fatto che forse noi adulti non siamo stati in grado di trasmettere alcun tipo di modello e non siamo stati testimoni credibili".
 

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