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“Quanto siamo equal?”, la riflessione sulle disuguaglianze di genere nell’ambito della Candelora 2024

Candelora come incontro delle diversità, che arricchiscono ognuno di noi, ma che allo stesso tempo vengono ancora sottolineate e discriminate nelle disparità, nelle disuguaglianze, negli stereotipi di genere

“Quanto siamo equal?” è il titolo scelto per avviare un confronto e una riflessione sulle disparità di genere in ogni settore della società, dal lavoro alla sanità, dai diritti alla libertà d’espressione. L’incontro si è svolto nell’aula consiliare del comune di Mercogliano, città che in questi giorni sta ospitando i diversi eventi legati alla programmazione 2024 della Candelora "Aspettando la luce" del 2 febbraio con la Juta dei Femminielli al Santuario di Mamma Schiavona.

Candelora come incontro delle diversità, che arricchiscono ognuno di noi, ma che allo stesso tempo vengono ancora sottolineate e discriminate nelle disparità, nelle disuguaglianze, negli stereotipi di genere.

"Modificare la cultura ancor prima delle normative"

Di questo si è discusso nell’approfondimento politico e culturale di questa mattina alla presenza, online, della consigliera di Parità della Regione Campania, Domenica Marianna Lomazzo, la cui mission si concretizza nella  promozione e nel controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro. “Siamo sempre al fianco di questo appuntamento annuale - ha dichiarato -. Dobbiamo continuare ad impegnarci nel modificare la cultura della nostra società prima ancora delle normative, partendo dalla famiglia, dalla scuola, dai mezzi di comunicazione e informazione e soprattutto dalle istituzioni, ognuna sul proprio territorio. L’ accettazione delle diversità deve essere supportata da azioni concrete tese a rimuovere gli ostacoli che ancora si trovano per le differenze di genere. A tutti devono essere garantiti i principi sanciti dalla carta costituzionale”.

Uno dei passi avanti in tale prospettiva è la rete di garanzia che si muove nelle pubbliche amministrazioni per promuovere il benessere lavorativo e contrastare le discriminazioni. Nei fondi europei, invece, previsti gli sportelli Donna, sempre a tutela delle lavoratrici.

Soddisfatto Massimo Saveriano, attivista per i diritti della comunità Lgbtqia+, alla cui sigla si vorrebbe almeno simbolicamente aggiungere la F di Femminielli, e direttore creativo della Candelora 2024: “Finalmente - ha espresso - qualcosa si sta muovendo contro le discriminazioni di genere. Con la bellezza e la cultura si salverà il mondo, noi attivisti continueremo a batterci affinché vengano rafforzate la legge contro l’omotransfobia e l’educazione di genere, a partire dalla scuola, dal sociale e dai piccoli comuni come il nostro. Una battaglia che dobbiamo fare tutti insieme”.

Partire dai piccoli centri, ma ancora poca affluenza a questo tipo di incontri 

“Si parla di fatto culturale ed è questa la cosa fondamentale - ha sottolineato il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio - così come è fondamentale partire dai piccoli centri che possono condizionare il discorso normativo nazionale. Quando mi prendo una serie di messaggi critici su ciò che stiamo organizzando, rispondo chiedendo di capire veramente il significato di ciò che proponiamo”.

“A mercogliano - ha aggiunto il primo cittadino - abbiamo sviluppato una vera politica di pari opportunità, con la promozione del primo sportello sulla violenza di genere e con l’apertura all’associazione Apple Pie. Ma è importante continuare ad implementare tale politica attraverso l’educazione a scuola che dovrebbe già partire nelle famiglie. Siamo sulla buona strada e abbiamo dimostrato di non avere paura di affrontare queste tematiche, ma bisogna coinvolgere ancora di più il territorio perché vedo ancora poca affluenza in questo tipo di incontri ed eventi”.

Necessaria la continuità

Ciò di cui questa programmazione politico-culturale ha bisogno è soprattutto la continuità. “Programmazione che si sta dimostrando una vera opportunità per il territorio ma anche per gli attori in campo - ha specificato l’antropologo Carlo Preziosi, tra gli organizzatori della Candelora 2024 -. Siamo riusciti a dimostrare che bisogna costruire un modello di organizzazione pieno di iniziative altamente identitarie per avere una visione di insieme. Ma bisogna dare continuità a tale modello, intanto possiamo ritenerci soddisfatti dei numeri che stiamo avendo”.

Superare le disparità per arrivare all’uguaglianza di genere ovunque e in qualsiasi ambito necessita evidentemente di un grande cambiamento generale, così grande che sembrerebbe impossibile attuarlo, ma basta riflettere per capire che si potrebbe cominciare da qualcosa di molto più piccolo. Ognuno dalla propria mente, dai propri gesti, ognuno con le proprie possibilità e capacità.

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