rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Protesta agricoltori irpini, 147 trattori davanti alla sede di Avellino della Regione Campania

Una delegazione dei manifestanti ha incontrato, nel palazzo di Collina Liguorini, Mariella Passari, direttore generale dell’Assessorato alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione per esporre le proprie istanze. Presente alla riunione anche il consigliere regionale Maurizio Petracca, fortemente contestato

La protesta degli agricoltori si inasprisce. Dopo la manifestazione di domenica scorsa in Piazza Kennedy, i coltivatori irpini hanno riacceso i motori dei loro trattori per far sentire anche stavolta il proprio malcontento nei confronti delle politiche agricole europee, nazionali e regionali che penalizzano il settore agricolo e per rivendicare maggiori tutele e una serie di diritti per un lavoro dignitoso.

Protesta agricoltori irpini, 147 trattori presidiano la sede di Avellino della Regione Campania

Manifestanti partiti da Flumeri e quelli del presidio di Piazza Kennedy, ad Avellino, si sono ritrovati questa mattina a Collina Liguorini per un sit-in davanti alla sede avellinese della Regione Campania: 147 i trattori che si sono radunati a San Tommaso. Nel palazzo regionale, intorno alle 11 una delegazione di agricoltori composta da due delegati di Flumeri e due di Avellino ha incontrato Mariella Passari, direttore generale dell’Assessorato alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione per porre l'attenzione sulle criticità del comparto agricolo e ribadire le proprie istanze. Presente alla riunione anche il consigliere regionale Maurizio Petracca che, all'arrivo a Collina Liguorini, è stato fortemente contestato dagli agricoltori i quali lamentano l'assenza delle istituzioni di fronte alle loro problematiche e ad una crisi del settore che va avanti da tempo.

Gli agricoltori: "Le istituzioni non ci tutelano. Noi siamo coloro che diamo da mangiare a tutti"

"Le istituzioni non sono state di supporto. Noi non abbiamo nessuna bandiera politica e, soprattutto, non siamo sostenuti dai nostri sindacati" ha affermato a gran voce Vittorio Stanco, amministratore del sit-in di Flumeri, il quale ha voluto rispondere ad alcune dichiarazioni fatte da Veronica Barbati, presidente della Coldiretti Avellino: "In un incontro ci ha deriso dicendo che manifestiamo senza sapere il perché. È vero che siamo agricoltori e non politici o sindacalisti ma si ricordi che siamo coloro che danno da mangiare a tutti! La dottoressa Barbati fa parte della Coldiretti ma non sa cosa significi coltivare e produrre!".

"La Regione non ha fatto sentire la sua vicinanza - ha continuato - siamo arrivati al collasso, manifestiamo anche per i consumatori e perché abbiamo bisogno di tutele a livello di mercati. Non possiamo pagare prezzi di produzione così alti e avere un mercato dove la concorrenza è sleale: il legislatore non garantisce né a noi né ai consumatori la provenienza dei prodotti. L'Europa ci prende in giro nel momento in cui ci viene limitato l'uso di pesticidi e fitosanitari ma allo stesso tempo si permette l'arrivo di merci provenienti da fuori Europa, contenenti queste sostanze. Se sul barattolo di glifosato viene apposto un simbolo che indica la pericolosità di un prodotto, allora è giusto metterlo anche sulla pasta. I camion che arrivano dall'altro capo del mondo attraverso le navi devono essere scortati perché lo Stato deve garantirci la provenienza. Dobbiamo sapere cosa mangiamo".

"Non siamo tutelati a livello commerciale e sui prezzi, non ci sono controlli. Il prezzo che paghiamo al supermercato viene deciso dalla grande distribuzione, coloro che hanno i numeri per poter fare la loro politica. Perché a noi agricoltori il prodotto viene pagato ad un costo minimo che non ci permette di coprire neppure i costi di produzione mentre poi al supermercato il prezzo è otto volte più alto? Se non dovessimo ottenere risposte oggi, la protesta rischia di inasprirsi. Non abbiamo più utili per riseminare l'anno prossimo, molte persone sono in difficoltà" ha concluso. 

"Siamo un movimento di agricoltori uniti, scesi in piazza per manifestare senza l'intervento dei sindacati o della politica. Vogliamo che venga modificata la Pac così come altre direttive - ha affermato Renzo Abbondandolo, organizzatore del presidio di Flumeri - la Regione Campania ha il potere di intervenire su determinate questioni, già presentate, come le accise dei carburanti e la misura 22 riguardante le calamità. Abbiamo bisogno di essere ascoltati urgentemente. Ben venga se il Governatore De Luca decidesse di ascoltare le nostre ragioni, siamo fiduciosi. Nel frattempo, continueremo a portare avanti con convinzione la nostra battaglia".

Pesticidi, dietrofront dell'Ue: “Ritiriamo il regolamento sui pesticidi”

Intanto ieri, 6 febbraio, dall'Europa è arrivato un primo segnale. La Commissione Europea intende ritirare la proposta di regolamento Sur (Sustainable Use Regulation), mirata a promuovere l’uso sostenibile dei pesticidi in agricoltura, divenuta motivo di "polarizzazione" politica. Ad annunciarlo è stata la presidente dell’esecutivo Ue Ursula von der Leyen, parlando alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. "Solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra potranno investire nel futuro. E solo se realizziamo insieme i nostri obiettivi climatici e ambientali, gli agricoltori saranno in grado di continuare a guadagnarsi da vivere. I nostri agricoltori lo sanno bene. Dovremmo riporre più fiducia in loro" ha affermato. "Per esempio la Commissione ha proposto Sur, con il nobile obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti chimici per le piante. Ma la proposta Sur  è diventata un simbolo della polarizzazione. È stato respinto dal Parlamento Europeo. Non si registrano più progressi nemmeno in seno al Consiglio. Ecco perché proporrò al collegio di ritirare questa proposta".

Consigliere Petracca: "La Regione Campania è vicina agli agricoltori"

"Fin dal primo momento sono stato vicino alle istanze degli agricoltori, che sono legate sia ai provvedimenti europei, di cui una parte sono in via di revoca, sia a vicende del Governo centrale. Sembrerebbe che anche quest'ultimo voglia fare un passo indietro - ha dichiarato il consigliere regionale Maurizio Petracca - per quanto riguarda la Regione Campania, va sottolineato che è l'unica del Mezzogiorno a stanziare contributi a fondo perduto per le misure a superficie. Nel nuovo PSR ha introdotto la misura 22 che è legata alla ricerca e ai problemi che sta ponendo oggi l'Europa. Continueremo a fare la nostra parte".

Le ragioni della protesta dei trattori

Revisione del Green Deal europeo, contrasto alla concorrenza sleale dei prodotti non comunitari e alla diffusione di “cibi sintetici”, riconoscimento del valore del Made in Italy, diminuzione dei costi di produzione e delle accise sui carburanti, l'eliminazione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni previsto dall'attuale Pac. Sono queste alcune delle richieste per le quali gli agricoltori di diversi paesi europei sono in stato di agitazione da giorni, marciando con i loro trattori davanti alle sedi delle istituzioni. Un movimento che è partito all'inizio del 2024 in Germania dove il settore dell'agroalimentare è andato su tutte le furie in seguito al taglio del sussidio al carburante agricolo imposto dal governo Scholz tanto da scendere in strada con i trattori, divenuti simbolo della protesta del mondo agricolo, organizzando cortei e blocchi stradali. Nelle settimane successive, lo stesso è avvenuto in altri paesi europei come Belgio, Francia, Olanda e anche in Italia, anche se con qualche ritardo.

Video popolari

Protesta agricoltori irpini, 147 trattori davanti alla sede di Avellino della Regione Campania

AvellinoToday è in caricamento