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Il prof. Aldo Masullo nel ricordo del sindaco di Avellino, Gianluca Festa

La nota del primo cittadino

Ho appreso con profonda commozione, in un momento già tanto difficile per la nostra comunità, così come per il resto dell’Italia e di buona parte del mondo, la notizia della scomparsa del prof. Aldo Masullo, avellinese illustre, nato nella nostra città il 12 aprile del 1923.

Il prof. Masullo, nell’arco della sua lunga esistenza, nonostante i tanti impegni accademici, l’attento studio e le innumerevoli ricerche che lo hanno portato in giro per l’Italia e il resto del mondo, non ha mai fatto mancare la sua vicinanza alla nostra comunità, da cui egli proveniva. Per questa ragione l’Amministrazione Comunale volle nel 2013 conferirgli la cittadinanza onoraria, come riconoscimento del suo attaccamento al tessuto socio – culturale cittadino.

Il ricordo personale che ho del prof. Masullo è quello di una mente vivida di filosofo, sempre disponibile a condividere momenti di riflessione con chi avesse di fronte, senza alcuna preclusione.

Parlare con il prof. Aldo Masullo era, ogni volta, l’occasione di percorrere con lui non solo fatti e accadimenti della nostra storia recente, il ‘900, raccontato da chi anagraficamente lo aveva vissuto quasi per intero, ma anche analizzare il quotidiano con spirito critico, mirato a portare alla luce punti di osservazione meritevoli sempre di interesse.

Ogni qualvolta faceva ritorno ad Avellino, immancabili erano le sue passeggiate nel centro antico della città e, ogni angolo di strada era per lui occasione per fare memoria di aneddoti personali legati a quei luoghi, che mostravano quanto a lui fosse cara il nostro capoluogo. In più occasioni poi l’ho sentito raccontare, con orgoglio, dei suoi antenati che per primi sulle rive del Torrente Fenestrelle diedero vita ad una industria legata alla lavorazione del vetro.

Nei suoi interventi pubblici ad Avellino, penso ad esempio al discorso per il conferimento della cittadinanza onoraria nel dicembre del 2013, o anche alla Lectio Magistralis per il “Borgo dei Filosofi” nell’aprile del 2016, particolare attenzione era sempre rivolta ai giovani della nostra città, verso i quali era sempre prodigo di paterni consigli, che spaziavano dal dominio sociale a quello squisitamente culturale. 

Ricordo ancora, con particolare piacere, la sua partecipazione, nell’ottobre del 2017 a Borgo Ferrovia, nella chiesa di San Francesco ad un incontro dedicato al “Murale della Pace”. In quella occasione, sempre circondato dai giovani che lui tanto amava, definì l’imponente affresco avellinese,opera del pittore Ettore de Conciliis, altro illustre nostro concittadino,  “uno straordinario spaccato del ‘900”, un secolo questo, secondo il suo pensiero, che ancora echeggia nella mia mente, in cui il mondo era diviso tra “distruzione e volontà”. Parole queste che ritengo ora come non mai attuali, specie in questo particolare momento storico in cui soltanto con la nostra volontà tutti insieme possiamo superare questi momenti di distruzione.

Tanto ancora potrei ricordare dell’illustre nostro concittadino Prof. Aldo Masullo, ma la commozione per la sua scomparsa è tanta e tale, mi stringo quindi alla famiglia, esprimendo la mia personale, prima ancora che istituzionale, vicinanza per l’immensa perdita, e mi impegno in qualità di Sindaco di Avellino, città che ha dato i natali al Professore, a ricordare e onorare il suo impegno e il suo attaccamento alla nostra comunità intitolandogli uno spazio pubblico che possa essere agorà di idee, pensieri e riflessioni.

                                                                                         Gianluca Festa

                                                                                      Sindaco di Avellino

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