Guerra Israele-Hamas, Avellino scende in piazza per la pace

Per un immediato cessate il fuoco, l'invio di aiuti umanitari e il rilascio degli ostaggi. Avellino ha manifestato contro il conflitto tra Israele e Hamas partecipando ad un presidio per la pace, organizzato dalla Rete italiana pace e disarmo, che si è svolto questa sera in Piazza Libertà. "È importante perché vogliamo lanciare un segnale per fermare entrambe queste guerre, non solo una", afferma Giovanni Capobianco Presidente provinciale ANPI Avellino. "La situazione si è fatta grave, con bambini morti in Israele e Palestina e il bombardamento di un ospedale, di cui non si sa con certezza chi sia stato l'autore; Israele e Hamas si accusano a vicenda. Pertanto, siamo qui per promuovere la pace, sia per quanto riguarda la guerra in Ucraina, che sembra essere scomparsa, sia per le attuali vicende. Non dobbiamo dimenticare che ci sono due guerre molto vicine a noi, e quindi siamo qui per lanciare un segnale di pace e speranza, sia per noi che per quei due popoli".

"Eccoci nuovamente coinvolti in un conflitto terribile, dopo quello innescato dalla Russia in Ucraina", aggiunge Domenico Limongiello, Vicepresidente ANPI Provinciale. "Ora ci troviamo in un'altra regione del mondo altamente pericolosa e instabile, di fronte a un conflitto di incredibile disumanità. È fondamentale che l'intera Italia, e mi permetto di dire, l'intera Europa, si facciano sentire in merito a questo. Dobbiamo riscoprire un ruolo di protagonismo basato sulla pace e sulla non violenza, dobbiamo finalmente lavorare alla creazione di un autentico movimento pacifista e non violento nel nostro paese e nel nostro continente. Qui, ad Avellino, con questa rete di associazioni per la pace che è nata lo scorso febbraio, pochi giorni prima del primo anniversario del conflitto Russia-Ucraina, desideriamo esprimere con forza il nostro rifiuto di quanto sta accadendo in Palestina e in Israele. Hamas ha senza dubbio scatenato un attacco vigliacco con numerose vittime innocenti, ma non possiamo trascurare il contesto. Si sono verificati decessi tra i bambini israeliani, pare che si parli di alcune centinaia, ma non possiamo dimenticare che nei primi giorni di questa guerra, e speriamo che questi siano gli ultimi, sono morti mille bambini palestinesi. Pertanto, noi pacifisti non possiamo fare distinzioni tra i popoli, tanto meno tra le vittime innocenti e i bambini. Chiediamo semplicemente che la guerra venga immediatamente interrotta e che si giunga al più presto possibile a un tavolo di trattative, l'unica soluzione possibile".