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Movida Avellino, il racconto: "Alcolici comprati ai supermercati, inutile chiudere i bar"

Giuseppe Maglione testimone diretto di quanto accaduto nel weekend lancia un appello: "Basta demonizzare ristoranti e bar"

"I giovani acquistano alcolici ai supermercati e li consumano per strada".

È il grido d'allarme di Giuseppe Maglione, titolare di Daniele Urban e testimone diretto di quanto accaduto nel weekend ad Avellino.

Secondo l'imprenditore chiudere i bar alle 23.00 ha ulteriormente alimentato il fenomeno assembramenti, piuttosto è meglio occupare gli spazi pubblici con dehor e tavoli distanziati per garantire sicurezza e igiene sotto il controllo dei commercianti che potrebbero essere sentinelle della vita notturna avellinese.

"I giovani continueranno a uscire, ad assembrarsi e a bere anche se De Luca ci chiude tutti. Si continua a demonizzare una categoria già gravemente penalizzata da questa pandemia senza capire che siamo persone perbene che nel pieno rispetto delle regole portano avanti il loro lavoro tra mille difficoltà, osservando tutte le linee guida anti-covid".

Giuseppe Maglione sabato notte ha avuto modo di confrontarsi anche con le Forze dell'ordine per mettere in risalto quanto chiudere i bar alle 23.00 rende la situazione ingestibile anche per chi resta aperto.

"Da Daniele Urban - spiega - facciamo entrare due persone alla volta, dobbiamo controllare la temperatura e prendere i dati sensibili, ma con la chiusura dei bar si crea inevitabilmente disordine. I ragazzi si accalcano per strada e davanti al mio locale si improvvisano barman e si fanno cocktail on the road con superalcolici comprati nei supermercati. La situazione è ingestibile. Non era meglio tenere aperti i bar che vivono la notte e con i tavoli avrebbero permesso a quei ragazzi di sedersi con le dovute distanze e usufruire di bicchieri puliti. A che serve chiudere alle 23.00 se i ragazzi fanno la spesa al supermercato? ". 

Maglione parla nell'interesse di tutti:"Io con il mio locale non ho limiti di orario, ma non mi interessa guadagnare sulla salute dei cittadini. A questo punto coprifuoco per tutti alle 23.00. Quello a cui abbiamo assistito nel weekend è la diretta conseguenza di un'ordinanza che non segue una logica anti-covid, ma va solo a danneggiare il commercio".

Il pizzaiolo è lui stesso stupito da quanta gente era lungo viale Italia nel weekend. "Non vedevo tanta gente dal concerto di Pino Daniele - dice - però basta prendersela con ristoranti, bar e pasticcerie: noi garantiamo igiene e sicurezza molto di più di una catena di supermercati, ancora una volta le uniche ad essere avvantaggiate dalle ordinanze del Governatore".

Infine l'appello al sindaco Gianluca Festa: "Sono convinto che il primo cittadino troverà la soluzione giusta. A lui rivolgo un invito: ci aiuti a superare questo momento di difficoltà non penalizzandoci come ha fatto l'ordinanza della Regione Campania, ma ascoltando le nostre istanze che più di tutti conosciamo quello che accade di notte in questa città - conclude Maglione. Seguiamo l'esempio del sindaco di Napoli e apriamo tutto 24 ore su 24, sapremo vigilare meglio dei supermercati". 

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