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Incendio di Pianodardine, Airoma: "Preoccupato per gli effetti sull'ambiente"

Le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Avellino, rilasciate a margine dell’inaugurazione del progetto “Conoscere per decidere. Scuola politica”

"Sono preoccupato, oltre ovviamente per le cause che dobbiamo accertare, per il fatto che chiaramente questo può avere ripercussioni sulle matrici ambientali. Stiamo conducendo indagini per comprendere se le sostanze che venivano lavorate in questo opificio possano avere effetti negativi". Queste le parole del Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, in merito al devastante incendio che si è verificato nel cuore della notte all'interno dell’opificio della Me.Res, a Pianodardine, rilasciate questo pomeriggio presso il Polo Giovani di Avellino a margine dell’inaugurazione del progetto “Conoscere per decidere. Scuola politica”.

"È necessario garantire una maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro, soprattutto in un nucleo industriale che convive con abitazioni - ha aggiunto il procuratore - dobbiamo trovare modi per condurre attività imprenditoriali in modo sostenibile. È importante riconoscere che il rispetto per l'ambiente è vantaggioso per tutti. Stiamo lavorando su questo aspetto. Ho istituito un gruppo specifico dedicato alla lotta della criminalità predatoria al fine di perseguire quello che alcuni chiamano 'giustizia predittiva'. Cerchiamo di individuare somiglianze e ricorrenze, cercando di capire se un unico gruppo opera in queste circostanze. Stiamo cercando di andare oltre il singolo episodio e costruire un contesto".

Per quanto riguarda il caso di Mimì Manzo, scomparso la sera dell’8 gennaio del 2021: “Faccio tutto quello che posso nelle mie possibilità. Ripeto, si tratta purtroppo di colmare un gap su ciò che non è stato fatto all'inizio e anche quello dell'omertà, che purtroppo pesa su quella comunità. Lo dico con dispiacere, ma è così” ha concluso. Proprio questa mattina, sono state dragate le vasche delle acque reflue di Prata P.U., perlustrati pozzi e casolari. Il territorio che collega Prata con Pratola Serra è stato perlustrato dagli uomini dell’Arma e dai Vigili del Fuoco, ma le ricerche non hanno portato a nulla. Del corpo di Mimì ancora nessuna traccia.

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