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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

Giovani comunisti e Collettivo Studentesco irpino aderiscono alla mobilitazione nazionale

La manifestazione si terrà venerdì 17 novembre

Come studenti e studentesse del collettivo Studentesco Irpino e come Giovani comunisti/e, venerdì 17 novembre aderiremo alla mobilitazione nazionale studentesca indetta dalle organizzazioni studentesche.

Crediamo sia doveroso scendere e riempire le piazze, far sentire il nostro dissenso nei confronti di un governo e istituzioni che hanno voltato le spalle agli studenti. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un tentativo di smantellamento della scuola pubblica, culminato negli ultimi mesi con il governo attuale che non fa altro che riempirsi la bocca di parole come "merito" e che si sta dimostrando incapace ed il suo operato dannoso. 

Ci opponiamo alla retorica del merito (quale meritocrazia con studenti di serie a e b?), all'alternanza scuola-lavoro in tutte le sue forme: crediamo che i PCTO costituiscano esclusivamente una perdita di tempo per gli studenti, e nel peggiore dei casi vero e proprio sfruttamento legalizzato. Ricordiamo ancora i nostri coetanei morti l'anno scorso mentre praticavano alternanza. Dobbiamo opporci contro la repressione di questo governo e del ministero dell'istruzione nei confronti degli studenti che si organizzano e si attivano. Le dichiarazioni di Valditara sul "mandare la polizia nelle scuole" quando gli studenti solidarizzano con il popolo palestinese, sono preoccupanti.

Venerdì in tutta Italia gli studenti e le studentesse scenderanno in strada per chiedere a gran voce un cambiamento radicale del sistema scolastico, che porti al centro i temi dell'attualità e dell'educazione sessuale. Denunciamo a gran voce lo stato delle strutture scolastiche delle nostre scuola, soprattutto nella nostra provincia. Denunciamo l'aumento e il costo sempre più elevato delle spese per il materiale scolastico. Quella che si sta delineando, è una scuola di classe, il diritto allo studio dev'essere garantito per tutte/i. Maggiori investimenti devono avvenire nella scuola, invece che negli armamenti per alimentare le guerre imperialiste. Non solo riguardo la scuola, servono politiche concrete riguardo la questione giovanile e il lavoro: sempre più giovani lasciano l'Irpinia, gli emigrati aumentano ogni anno di più.

Per questo, scenderemo in piazza. Sappiamo di non essere da soli, solidarizziamo e ci uniamo anche alle lotte dei lavoratori e dei sindacati che nella stessa giornata incroceranno le braccia per chiedere più diritti e meno sfruttamento. Sappiamo bene anche che ancora una volta governo e istituzioni ci ignoreranno, e siamo pronti a proseguire la mobilitazione e a continuare a fare rumore. Ad Avellino, in Irpinia, come nel resto d'Italia.

 Giovani Comunisti Irpini

Collettivo Studentesco Irpino

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