rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

Perinetti non riesce a darsi pace: "Emanuela soffriva di anoressia. Si è lasciata morire"

Emanuela era stata ricoverata, una decina di giorni fa, a seguito di una caduta forse causata dal suo debole stato fisico

"Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così". A parlare è Giorgio Perinetti, il direttore dell'area tecnica dell'Avellino che, nei giorni scorsi, è stato colpito da un grande lutto: la morte della primogenita Emanuela, scomparsa a soli 34 anni. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Perinetti ha ripercorso gli ultimi giorni di vita della figlia, nota manager, tra le donne nel mondo digital italiano. "Non riusciamo a capire. I medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi", ha detto il direttore sportivo.

"Lottava contro l'anoressia"

Emanuela era stata ricoperta, una decina di giorni fa, a seguito di una caduta forse causata dal suo debole stato fisico. "Da tempo stava lottando contro l'anoressia. Lei si si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io", ha spiegato ancora Perinetti.

"Non c'era più nulla da fare"

"Amava il suo lavoro, era felice. Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l'avrebbe fatta. Invece l'altro giorno, quando mi ha detto che aveva 'parlato' con lei, ho capito che non c'era più nulla da fare. E da allora mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale", ha concluso il dirigente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perinetti non riesce a darsi pace: "Emanuela soffriva di anoressia. Si è lasciata morire"

AvellinoToday è in caricamento