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Sabato, 20 Aprile 2024
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Feltri contro il Sud, l'edicola di Bisaccia risponde: "Qui non venderemo più il giornale Libero"

Le parole pronunciate dal direttore di Libero sono diventate un caso politico e giornalistico

"E' evidente. E' così. Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente che è nutrita di invidia e di rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di complesso d'inferiorità. Io non credo ai complessi d'inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori".

Con queste parole Vittorio Feltri, direttore di Libero si è attirato le ire di tutto il meridione. Il direttore di Libero candidato di Salvini e della Meloni alla presidenza della Repubblica nel 2015 è da sempre abituato a finire sotto i riflettori per opinioni discutibili, ma dopo le dichiarazioni rilasciate a Rete 4 ha oltrepassato il confine del buongusto.

La provocazione di Feltri è infatti diventata rapidamente un caso politico e giornalistico tanto che l'ordine dei Giornalisti sta valutando il danno di immagine. 

A reagire anche le edicole che minacciano di non vendere il quotidiano Libero. Ne è un esempio l'edicolante di Bisaccia, che davanti il suo negozio Blackout ha scritto:

"Questa edicola non venderà più il giornale Libero". 

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