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Domenica, 28 Aprile 2024
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Stupefacenti, Airoma: "Non esistono droghe leggere e la legalizzazione non fermerebbe la criminalità organizzata"

Prefetto Spena: "Al N.O.T. solo nel 2022 sono arrivate 320 segnalazioni di detenzione di droga per uso personale: quasi l'80% copre la fascia tra i 18 e 26 anni". Bramati: "Le attività delle forze dell'ordine e della Magistratura consentono di vincere le battaglie di oggi ma le guerre del domani saranno vinte dai ragazzi"

Si è tenuto questa mattina, presso l'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Agrario e per Geometri "De Sanctis", l'incontro "Le droghe e le dipendenze. Risvolti personali, sociali e giuridici" per sensibilizzare e informare gli studenti sulle gravi conseguenze causate dall'assunzione di sostanze stupefacenti. Al tavolo erano presenti il dirigente scolastico Pietro Caterini, il prefetto di Avellino Paola Spena, il comandante provinciale dei Carabinieri Luigi Bramati, il procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e il comandante provinciale della Guardia di Finanza il colonnello Salvatore Minale.

Airoma: "Le droghe leggere non esistono. Tutte portano ad una fine terribile"

"Bisogna fare una corretta informazione - ha affermato il procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma - perché, innanzitutto, è sbagliato parlare ancora di 'droghe leggere' in quanto queste non esistono, così come non esistono più gli spinelli degli anni '70 perché oggi il principio attivo è del 40%. Un solo spinello è sufficiente a provocare danni devastanti. Ai ragazzi cerco di spiegare la fine alla quale porta l'assunzione di queste sostanze. Un'altra sciocchezza enorme riguarda la legalizzazione della droga per la lotta alla criminalità organizzata perché, in realtà, quest'ultima ha solo interesse affinché questo mercato venga legalizzato in quanto più sono i consumatori più il mercato si estende".

"Andare nelle comunità di recupero è più educativo di qualsiasi lezione o convegno"

Agli studenti il procuratore ha detto: "Io, purtroppo, so come va a finire. Tanti ragazzi si sono trovati in un vicolo cieco dal quale è difficile uscire. Sono stato nelle comunità di recupero e vi assicuro che ascoltare le testimonianze dei giovani tossicodipendenti in cura vale più di partecipare alle conferenze e di tante lezioni. Mi sono trovato di fronte ragazzi che hanno fatto scelte sbagliate e sono diventati criminali. Scelte che spesso vengono fatte deliberatamente ovvero è chiaro il contesto in cui ci si trova ma sono scelte fatte in modo superficiale per via del gruppo o di un pensiero alla moda come 'che male c'è a drogarsi'. Secondo me occorre chiedersi, invece, quanto bene c'è in quello che facciamo". 

Spena agli studenti: "Quando si acquista droga si foraggia la criminalità organizzata creando un doppio danno al territorio"

"Le droghe sono sostanze che già dalla minima assunzione determinano una diversa percezione del mondo, dell'ambiente e trasformano la capacità di agire - ha detto ai ragazzi presenti in aula il prefetto Paola Spena - poi c'è anche il rischio di dipendenze. Capisco che in voi ci possa essere la voglia di appartenere ad un gruppo ma, pensateci, probabilmente quel gruppo non ha fatto le riflessioni giuste. La scuola vi fornirà gli strumenti giusti per effettuare scelte consapevoli. La Prefettura ha il ruolo di coordinamento delle forze dell'ordine le quali svolgono un'attività di vigilanza e di controllo sui luoghi di spaccio, quindi contrastano il traffico di droga. E' importante che sappiate che lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti sono collegati alla criminalità organizzata. Quindi, qualunque vicinanza a soggetti che spacciano significa sostenere la criminalità organizzata. In Prefettura esiste il Nucleo Operativo Tossicodipendenze, provvisto di un assistente sociale, a cui arrivano le segnalazioni delle forze dell'ordine di casi di detenzione di droga per uso personale. Solo nel 2022 sono arrivate 320 segnalazioni di cui quasi l'80% copre la fascia tra i 18 e 26 anni. Di queste 320, 140 sono state ammonizioni mentre circa 150 hanno comportato l'adozione di provvedimenti ed effetti giuridici come la sospensione della patente, del porto d'armi o del passaporto. Ricadute che possono creare danni quando ci si affaccia al mondo del lavoro".

Bramati: "La droga causa dolore alle vittime e alle loro famiglie"

"Le attività delle forze dell'ordine e della Magistratura consentono di vincere le battaglie di oggi ma le guerre del domani saranno vinte dai ragazzi che abbiamo di fronte - ha affermato il comandante provinciale dei Carabinieri Luigi Bramati - dobbiamo motivarli adeguatamente perché possano percorrere questi passi e portare a compimento i nostri sforzi. La droga causa alle vittime e alle loro famiglie tragedia, conflitto, drammi, dolore, depressione. E' importante esserne consapevoli". 

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