Avellino, via alla demolizione di Villa Battista

Gli interventi di demolizione dell'ala sinistra di Villa Battista, situata in via Tagliamento, hanno preso avvio ieri. È un momento che segna la fine di un pezzo di storia del capoluogo irpino. Numerosi curiosi si fermano ad osservare la demolizione di questa storica struttura, tra le più eleganti della città. Con l'abbattimento dell'edificio scompare un importante capitolo della storia locale.

La storia di Villa Battista è intrinsecamente legata alla cultura e all'intrattenimento della città. È qui che, nel 1972, ha aperto il primo locale che potesse essere definito una "Discoteca" ad Avellino. Inizialmente noto come "Le puit", in onore dell'antico pozzo nel cortile della villa, il locale suonava musica soul, funky e R&B. Nel corso degli anni, "Le puit" è stato ristrutturato ed ampliato, diventando la celebre discoteca "Papillon Rouge", simbolo di eleganza e divertimento sofisticato per la gioventù avellinese.

Il "Papillon Rouge" ha segnato tre decenni di festa e ritrovo per intere generazioni, con memorabili Mak P 100 e indimenticabili capodanni. L'atmosfera elegante, fatta di abiti raffinati, paillettes, cocktail e serate danzanti, ha reso la villa Battista un punto di riferimento indimenticabile nella vita notturna della città.

Tuttavia, con il passare del tempo, i gusti e le tendenze sono cambiate, segnando il declino dei club danzanti e delle discoteche ad Avellino. Con la chiusura del "Papillon", scomparvero gradualmente altre istituzioni della vita notturna come il Kiwy Club, il Miss e altre discoteche, simboli di un'epoca ormai tramontata.

Nonostante il passare degli anni e il cambiamento delle mode, la stagione d'oro della villa Battista e del "Papillon Rouge" rimane viva nei cuori di coloro che hanno vissuto quei momenti indimenticabili, segnando un'epoca di esclusività ed eleganza nella vita notturna cittadina.