Comuni senza acqua, l'ira dei sindaci: "Tutta colpa della politica"
Il primo cittadino di Lioni punta il dito contro la gestione passata: "Una politica non intesa come servizio"
I continui disservizi che si sono registrati nelle ultime settimane a causa delle rotture di alcune condotte idriche hanno messo in evidenza un dato che si palesa da tempo. Lo stato delle condotte idriche non è dei migliori e spesso sono oggetto di guasti che causano non pochi disagi ai cittadini costretti senza acqua anche in un periodo di emergenza sanitaria.
Una situazione che allarma i sindaci sommersi di messaggi da parte della comunità che rappresentano. In particolare il primo cittadino di Lioni si è lasciato andare ad uno sfogo a mezzo Facebook.
Le dichiarazioni
"Per essere chiari: penso che i problemi attuali di Alto Calore per larga misura dipendano da ragioni strutturali che vengono dal passato e la cui colpa, come spesso capita, è esclusivamente della politica. Per essere buoni, una politica non intesa come servizio.
Allora per i disservizi che viviamo oggi sulla nostra pelle, anziché prendercela con l'Alto Calore in generale,o con i suoi dipendenti, dovremmo evitare qualunquismi ed essere seri additando precise responsabilità nei confronti di chi ha gestito nel passato quell'ente, utilizzandolo per accordi di bassissimo profilo e per spartizioni politiche che sono state emblema e modello di quella che, nel senso peggiore del termine, hanno chiamato prima Repubblica.
Una rottura può starci, ma con l'emergenza sanitaria ancora in corso diventa un dramma. Non è concepibile lasciare per così tanto tempo comuni senz'acqua e anche per questo, per quello che ci riguarda, come Comune di Lioni abbiamo fatto delle proposte concrete per evitare, almeno per la nostra comunità, quello che è successo in queste ore. Ci aspettiamo una risposta rapida e concreta, altrimenti agiremo in autonomia".