Centro per l'autismo, genitori e associazioni in protesta: "Il sindaco ci deve ascolto e chiarezza"

Centro per l'autismo. Esigono ascolto e chiarezza i genitori, le associazioni e i consiglieri comunali che questa mattina si sono mobilitati tenendo una manifestazione di protesta davanti alla Casa comunale di Piazza del Popolo in seguito all'annullamento della seduta monotematica del Consiglio comunale di Avellino, che era stata convocata per discutere del destino della struttura di Valle e in particolare della sua gestione, che il sindaco intende affidare ad un privato e non più all'Asl di Avellino. L'appuntamento a Palazzo di Città è saltato per sopraggiunti impegni istituzionali del primo cittadino Gianluca Festa.

A scendere in piazza a sostegno dei diritti dei ragazzi autistici e delle loro famiglie - che da ormai più di 15 anni attendono l'apertura del centro - c'erano Rita Nicastro, presidente del Tribunale per i Diritti del Cittadino di Avellino, Giovanni Esposito, coordinatore del Movimento Italiano Disabili Regione Campania e i consiglieri comunali d'opposizione Francesco Iandolo, Nicola Giordano e Ferdinando Picariello.

Rita Nicastro: "Il sindaco ha il dovere di tutelare il diritto alla salute dei cittadini"

"La richiesta dei genitori è fondata su legittimi diritti e sulla necessità di fornire assistenza a numerosi ragazzi che, dopo aver ricevuto un supporto scolastico, necessitano di un luogo di eccellenza per svolgere attività specifiche - ha dichiarato Rita Nicastro - abbiamo insistito affinché il centro fosse gestito da un ente pubblico e, durante un flash mob organizzato con la partecipazione del dottor Iannace e dell'associazione The Power of Pink, abbiamo sollecitato la solidarietà e la vicinanza di tutti i cittadini perchè la vicenda non riguarda solo i genitori di bambini con esigenze particolari, ma tutti noi".

"Gli amministratori hanno il dovere di soddisfare le esigenze della popolazione. Nel corso di questa lunga battaglia per il centro, si sono susseguite ben otto amministrazioni diverse, quella attuale è la nona. Tuttavia, sembra che questa situazione non abbia ancora una soluzione, il che è frustrante per tutti noi" ha sottolineato.

"L'articolo 32 della Costituzione afferma che tutti i cittadini hanno il diritto alla salute e il sindaco viene delegato per tutelarlo. Volevamo semplicemente avere la possibilità di discutere con i consiglieri, per far comprendere le necessità dei genitori e dei ragazzi. È meraviglioso organizzare feste, eventi musicali e coinvolgere i giovani, ma la vita quotidiana è fatta anche di altre sfide e il Centro per l'Autismo è solo una di esse" ha concluso.

Carlo Pecora: "Noi genitori dovremmo essere informati sempre sulle scelte dell'amministrazione"

"Attendiamo il centro per l'autismo da oltre 15 anni, adesso abbiamo la possibilità di poterlo affidare all'Asl e di partire ma ci troviamo nuovamente fermi perché non sappiamo cosa intenda fare il sindaco - ha affermato Carlo Pecora a nome di tutti i genitori di bambini e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico - ritengo che, qualsiasi decisione venga presa sull'autismo, i genitori debbano essere convocati e messi a conoscenza degli sviluppi. Il sindaco sia chiaro e si interfacci con noi prima di effettuare delle scelte".

"I ritardi sono ormai inaccettabili - ha dichiarato il consigliere comunale di Avellino Prende Parte, Francesco Iandolo - subito dopo l'annuncio, abbiamo chiesto che la verità venisse detta in Consiglio comunale e lo abbiamo fatto mettendo un punto fermo: la gestione della struttura deve essere affidata ad un ente pubblico. Le famiglie hanno bisogno di risposte concrete".