È caos ad Avellino per gli introvabili biglietti utili per usufruire dei trasporti dell'Air. Tutto nasce dal malcontento denunciato dai gestori di bar ed edicole che trovano poco conveniente commerciare i ticket utili. Infatti, gli esercenti spiegano che il distributore dei tagliandi (per conto di UnicoCampania) pretende il pagamento anticipato di tutto il "blocchetto" e solo dopo la vendita viene corrisposto circa il 2% di provvigioni.

Così, pendolari e non sono costretti ad acquistare i ticket a bordo dei mezzi, pagando supplementi che vanno da 0,50 centesimi a 1,50. La questione, ovviamente, fa impazzire anche gli autisti che, come denunciano i sindacati di settore, sono costretti a questo doppio ruolo (ormai in maniera fissa) di bigliettai. Un circolo vizioso, quindi, che coinvolge anche i tempi di partenza dei bus, che ovviamente si dilatano per la vendita dei biglietti. Dalla società di trasporti fanno sapere di aver già avviato contatti con il consorzio regionale per risolvere il problema, ma la vicenda ha radici profonde.

Infatti, era l'aprile 2018 quando Air ritirò la concessione per la distribuzione dei biglietti all'agenzia De Rosa (con la quale poi si è aperto un contenzioso) passando tutto nelle mani della salernitana "Giraservice". Le cose, però, non sono migliorate e, dalla distribuzione a singhiozzo degli abbonamenti nel 2018 alle problematiche di oggi, l'Air sembra "incapace" di poter trovare il bandolo della matassa per una questione che sta colpendo soprattutto i sempre più stanchi viaggiatori.